Le guide vulcanologiche, con in testa Antonio Famularo, chiedono che venga nuovamente autorizzata la scalata fino alla cima dello Stromboli. L’attività vulcanica si è placata, non c’è più pericolo, dicono. Per ora è autorizzata fino a 400 metri invece di 900, ma non ci sono controlli e gli escursionisti da soli si avventurano anche oltre, come accaduto per il napoletano e l’israeliano, che hanno rischiato di perdere la vita finendo in un canalone.
“E’ evidente che con la bella stagione i turisti aumenteranno e il pericolo sarà sempre dietro l’angolo” dice Famularo. Il bollettino dell’Invg di Catania riferisce che “vi è una normale attività esplosiva di tipo stromboliano con spattering nell’area nord. La frequenza oraria totale delle esplosioni oscilla tra valori medi e medio-alti. L’intensità delle esplosioni è stata in prevalenza media e bassa all’area craterica nord e bassa all’area craterica centro-sud.
“Il nostro cratere – aggiunge Famularo – è chiuso ormai da tre anni senza alcuna spiegazione se non legata a parossismi maggiori ‘normali’ per un vulcano come Stromboli avvenuti nel 2019. Si ritiene opportuno aprire un urgente tavolo tecnico con il Comune di Lipari, Ingv, la Protezione civile”.