Tornano alla ribalta gli scavi archeologici di Philosophiana

Gli scavi archeologici di Philosophiana tornano alla cronaca, con l’avvio di una nuova campagna e la realizzazione di una mostra permanente sull’archeologo rumeno Dinu Adamesteanu, ovvero il “padre” del sito romano situato tra Mazzarino e Piazza Armerina, tra il territorio nisseno e quello ennese.

“Percorsi e vie della cultura europea: Dinu Adamesteanu, la Sicilia e l’Italia” è il titolo della mostra fotografica che è possibile ammirare nella ex chiesa dei Gesuiti di Mazzarino, promossa dal vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino, in collaborazione con il comune di Mazzarino e la Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta. Il centro culturale “Carafa” accoglierà l’esposizione in modo permanente.

Una ventina di pannelli illustrano le missioni del famoso archeologo rumeno (Toporu, 25 marzo 2013 – Policoro, 2 gennaio 2004) considerato il pioniere e promotore dell’applicazione delle tecniche di aerofotografia e prospezione aerea nella ricerca e ricognizione archeologica, protagonista di varie campagne di scavi tra Gela e Mazzarino.

L’apertura della mostra, curata da Orietta Cordovana, ricercatrice, archeologa e docente di Storia Antica in Danimarca, arriva in coincidenza dell’avvio della nuova campagna di scavi “Philosophiana Project”, che prevede altri tre anni di ricerche sul campo, dopo il via libera della Regione all’Università di Messina.

“Un’occasione per conoscere un personaggio, un ricercatore di caratura internazionale che ha indagato a fondo sul nostro territorio – spiega il vice presidente dell’Ars Antonio Venturino -. E’ anche un’opportunità per accendere i riflettori nel cuore della Sicilia, il cui patrimonio culturale va valorizzato creando nuovi circuiti di attrazione. Cominciamo con questa mostra su Adamesteanu per rendere più forte l’interesse su Philosophiana e per far sì che possa essere un attrattore turistico”. 

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