Un museo etnoantropologico per Sutera

Esposti antichi attrezzi, manifesti e ricostruita anche una cameretta da letto di fine ‘800

Gli attrezzi del pastore o del contadino, ma anche quelli del fabbro di fine Ottocento, le falegnamerie degli anni Trenta, gli arnesi del canalaro e del muratore, del conciabrocche e del calzolaio. Apre domani, domenica 3 marzo alle 16, nei locali ristrutturati dell'ex convento dei Carmelitani il museo etno-antropologico di Sutera.
Il museo raccoglie anche i manifesti e i depliant dei concerti che ad inizio Novecento teneva l'unico compositore musicista del paese, i manifesti che accompagnano gli emigranti nel cammino verso le Americhe (primo Novecento) e poi verso il Nord Italia o l'Europa (anni Sessanta). Notevole è la raccolta di un centinaio di stampe religiose di grande e medie proporzioni, che nell'Otto e Novecento le famiglie appendevano in cucina o nella camera da letto.
Nel museo è stata ricostruita una cameretta da letto di fine Ottocento con tanto di "naca" (culla di stoffa sospesa sopra il letto matrimoniale) e culla in ferro battuto del 1880, guardaroba ad incastro praticamente senza chiodi. Inoltre c'è una stanza con gli attrezzi della pasta e della panificazione, ed un'altra con documenti, diplomi e propaganda del periodo fascista (compresa una divisa da ragazzo balilla). Pubblicità e prodotti di tutto l'arco del Novecento testimoniano l'avanzata del "progresso" in parallelo con il graduale innalzamento del tenore di vita. Infine una sala è dedicata alle mostre polivalenti in grado di ospitare immagini a tema variabile come cartoline, immagini sacre e collezioni periodiche. La collezione si trova al piano terra del palazzo dove verrà inaugurato anche il Museo degli Ori e degli Argenti e Paramenti Sacri.

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