Un vincolo paesaggistico sui siti della Val di Noto, riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Lo ha chiesto il responsabile nazionale delle politiche culturali di An, Fabio Granata, all’assessore regionale ai Beni culturali, Lino Leanza. Secondo Granata, attraverso questo provvedimento “si bloccherebbe definitivamente il rischio di avviare ricerche petrolifere sull’intera area che attualmente è oggetto da parte delle soprintendenze dell’applicazione del “piano di gestione” prescritto dall’Unesco e per il quale si richiede coerenza con un modello di sviluppo compatibile e coerente con il riconoscimento e con la tutela di un paesaggio culturale considerato unico al mondo. “Attraverso il vincolo – spiega Granata – tutti gli atti che comportano modifiche dell’assetto del territorio dovrebbero passare dal preventivo nullaosta delle sovrintendenze e la vigilanza su attività incompatibili con le prescrizioni Unesco potrebbe precludere definitivamente il rischio di ricerche petrolifere e di altre attività non in linea con il paesaggio culturale del Val di Noto”.