Aereo Wind Jet precipita in acqua, ma è tutto finto

Ieri l’esercitazione al largo di Palermo. Riggio: attenzione a sicurezza

Tutti "salvi" i 12 manichini gettati in acqua nella simulazione dell’ammaraggio di un aereo nel golfo di Mondello per un’esercitazione promossa dalla compagnia aerea Wind Jet, che ha impegnato gli uomini della Capitaneria di Porto con la collaborazione dell’International flight safety commitee. Ha funzionato alla perfezione il coordinamento dei cinque elicotteri, 23 motovedette, provenienti da diversi porti della provincia di Palermo, e due aerei coinvolti nell’esercitazione. A fare da "cavie" 150 volontari (scelti tra il personale di volo e di terra delle compagni Wind Jet, Eurofly, Alitalia, Myair e Air Dolomiti, oltre alla Protezione civile) e 400 persone in tutto. L’obiettivo, perfettamente centrato, era la verifica delle procedure e della tempestività degli interventi in caso di pericolo.
Per il presidente dell’Enac, Vito Riggio, “queste esercitazioni sono importanti per testare procedure, modalità operative e comunicazioni nel momento di un ipotetico disastro aereo. L’augurio è che rimangano solo esercitazioni. Vanno sicuramente perfezionate le procedure di reazione ad inconvenienti ed incidenti, ma sempre con la consapevolezza che la migliore arma è l’attenzione costante a tutti gli aspetti legati alla sicurezza, sia in ambito aeroportuale che aeronautico".
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