Terminerà oggi alle 14.30 lo sciopero di otto ore proclamato da Filt, FIT, Uiltrasporti ed Usclac-Uncdim che interessa i marittimi delle società Ustica Lines ed Ngi che svolgono i servizi di collegamento con le isole minori. La protesta è stata decisa dopo il mancato intervento del governo regionale nella vertenza che riguarda l’adeguamento delle tariffe dei contratti di servizio, per far fronte ai disavanzi determinati dall’abnorme aumento del costo del carburante, e contro il conseguente piano di contenimento indiscriminato dei costi messo in atto dalle aziende. Per i sindacati, l’assessorato regionale Trasporti attraverso il suo atteggiamento continua ad offrire gli alibi alle società armatrici per scaricare i propri disavanzi sul costo del lavoro, impoverendo le buste paga dei marittimi e comprimendo i diritti. Tale improponibile condizione, che si trascina ormai da anni, rischia di divenire ancor più drammatica se si tiene conto che la prossima data di scadenza dei contratti in essere coincide con la fine delle convenzioni della concorrente flotta pubblica, Siremar, e ciò nell’insieme metterà a rischio il futuro occupazionale di oltre mille marittimi siciliani.