Il sogno di Nello Musumeci di una compagnia low cost siciliana potrebbe non rimanere tale. Secondo quanto scrive il quotidiano La Sicilia il progetto c’è e ha anche un nome: “Aerolinee Siciliane”. “Con la suggestione di tratte sociali che trasportino passeggeri ed emozioni, un valore immateriale che va oltre ogni vincolo di mercato. Ma c’è anche una bozza di un piano di sostenibilità finanziaria, assieme a una precisa strategia che vedrebbe la Regione come player del progetto di un vettore di bandiera. Con soci privati pronti a investire nel ricchissimo mercato interno siciliano, che da solo oggi foraggia i bilanci di compagnie nazionali e low cost”, scrive Mario Barresi de La Sicilia.
L’obiettivo è rompere l’oligopolio sulle remunerative tratte (soprattutto Catania e Palermo), con tariffe speciali per tutti i passeggeri siciliani e specialissime per studenti, over 65, pazienti che necessitano di cure, famiglie in stato di povertà. Basi principali a Palermo e Catania, altre a Trapani e Comiso, che diventerebbe anche la sede di un mega-hangar di ricovero e manutenzione dei velivoli. L’investimento iniziale è stimato in meno di 30 milioni, per un fatturato complessivo – a regime – di circa 170 milioni per oltre una sessantina di voli al giorno e un totale di 4 milioni di passeggeri l’anno. Con un impatto occupazionale di 600 posti di lavoro diretti e 800 nell’indotto a breve scadenza; molti di più se le cose, in prospettiva, dovessero andare bene, si legge sempre sul quotidiano catanese.