Il maltempo sta flagellando la Sicilia con strade e ferrovie interrotte e disagi anche per i collegamenti via mare. Alle Eolie le forti raffiche di vento hanno causato problemi alla nave da crociera Thomson Majestic finita sugli scogli a Lipari. I collegamenti con Milazzo sono garantiti solo da due traghetti, mentre gli aliscafi sono rimasti agli ormeggi. Restano isolate Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli.
Intanto l’Ance Sicilia ha inviato una lettera al premier Matteo Renzi per chiedergli di prevedere, all’interno della Legge di Stabilità, un intervento straordinario per superare il blocco dei collegamenti in Sicilia e dichiarare lo stato di emergenza nominando una gestione commissariale.
In Sicilia infatti sono interrotti tutti i principali assi stradali e ferroviari lungo le quattro dorsali di collegamento. Ancora non si è riusciti a rimediare al crollo del viadotto Himera sulla Palermo-Catania e non sono più percorribili neanche tutte le altre alternative: si è rinnovata la frana lungo la Catania-Messina; sul versante meridionale, è stata chiusa per un tratto, causa smottamento, l’autostrada di Siracusa; vi sono poi i cantieri lungo la Palermo-Agrigento; e sono interrotte persino le linee ferrate Palermo-Catania e Palermo-Agrigento. Numerose sono infine le arterie secondarie inondate da fango che non viene rimosso per giorni. Insomma, da qualunque zona è impossibile raggiungere le altre parti della Sicilia e diverse aree urbane interne sono isolate.
Nel frattempo, Fs informa che proseguono gli interventi per ripristinare il traffico ferroviario sulla linea Palermo-Agrigento, che dovrebbe essere riattivata martedì 27 ottobre, e sulla linea Palermo-Catania, fra Caltanissetta Xirbi e Roccapalumba. Anche in questo caso, per garantire la mobilità, Trenitalia ha organizzato servizi autosostitutivi con autobus.
Ma non finisce qui: Adiconsum Pa-Tp, Confcommercio Palermo, Confindustria Palermo, Confartigianato Palermo, Cisl Pa-Tp, con l’assistenza dell’avvocato Alessandro Palmigiano, hanno depositato, presso l’organismo Adr Notariato di Palermo, un’istanza di mediazione nei confronti di Anas, Presidenza ed Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, Ministero delle Infrastrutture e Dipartimento Protezione Civile per far valere i diritti delle imprese, dei lavoratori e dei cittadini per i danni che subiscono dall’interruzione del viadotto Himera, sull’autostrada Palermo-Catania, che sta mettendo in ginocchio le imprese siciliane.
Molte delle imprese associate alle sigle firmatarie hanno già avanzato richieste risarcitorie, con danni stimati mediamente in 100 mila euro. “Non si tratta – si legge in una nota – soltanto dei circa 40/50 minuti in più che impiegano i mezzi a percorrere la distanza tra Palermo e Catania; dietro ai 40 minuti si celano disdetta di ordini, aumento di costi, interruzioni di forniture, mancati guadagni e perdite di posti di lavoro.
I tour operator locali, gli albergatori, le guide turistiche, la ristorazione, tutto il comparto turistico è stato gravemente danneggiato sia in termini di mancato introito che in termini d’immagine dall’interruzione dell’autostrada, dato che molti turisti che avevano programmato un viaggio in Sicilia, hanno disdetto del tutto o si sono dovuti accontentare di un soggiorno ridotto. Inoltre – concludono le associazioni – non possiamo trascurare la perdita economica derivante dalla drastica riduzione del ‘turismo d’affari’: in inverno, in mancanza dei flussi turistici tradizionali, il comparto turistico ha, in chi si sposta per ragioni di lavoro, anche da una parte all’altra della Sicilia, un grande bacino di utenza, che quest’anno non ci sarà”.