Siremar, Federalberghi isole minori scrive a Lombardo

Del Bono chiede razionalizzandone di orari e linee e soprattutto la certezza dei collegamenti

Nonostante la recente acquisizione della Siremar da parte di Mediterranea Holding di cui detiene una quota anche la Regione siciliana, restano ancora troppe incertezze sul futuro dei collegamenti marittimi con le isole siciliane. Ecco perché Federalberghi isole minori della Sicilia in una lettera alle istituzioni chiede un incontro con il governatore e ai sindaci e gli assessorati regionali competenti.
"È necessario dare un segnale di tranquillità e garanzia dei servizi, sia agli operatori turistici insulari sia agli utenti e agli intermediari del settore – dice il presidente di Federalberghi isole minori della Sicilia, Christian Del Bono – troppo spesso negli ultimi tre anni ci siamo trovati di fronte a tour operator che avevano deciso di scartare le isole dalla propria programmazione e ciò proprio a causa delle ripetute carenze nei collegamenti marittimi.
La Regione, da una parte, in virtù del pacchetto di maggioranza detenuto in Mediterranea holding, controlla Compagnia delle Isole, società aggiudicataria della gara Siremar. Dall'altra, sarà presto chiamata a bandire nuovamente la gara per i cosiddetti servizi "integrativi" che la stessa Regione aveva a suo tempo affidato a Usticalines, NGI e Traghetti delle Isole.
Diventa, a questo punto, fondamentale che la Regione dia sostanza alla scelta di aver partecipato alla gara Siremar e al ruolo assunto nella compagine che se l'è aggiudicata. Ci aspettiamo, quindi, un'apertura alle pubbliche amministrazioni locali e agli altri stakeholder del territorio nell'ambito dell'azionariato o degli altri organi societari. È altresì necessario avere contezza del piano industriale della compagnia e di come questa intenda adeguarsi agli standard richiesti dal mercato per un servizio al passo con i tempi.
È, infine, fondamentale, – conclude – procedere a una razionalizzandone di orari e linee in accordo e a integrazione con quanto in atto fornito dagli altri vettori, scongiurando gli eventuali paventati tagli ai servizi integrativi e nel rispetto dei principi di libera concorrenza".

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