Apre al traffico il primo lotto della statale 640 Ag-Cl: è la Strada degli scrittori

E’ stata aperta, su entrambi i sensi di marcia a carreggiate raddoppiate, la statale 640 denominata “Degli scrittori”. L’apertura del tratto rende fruibili 31,2 km di viabilità relativa al primo lotto della statale 640. Il tracciato è compreso tra Agrigento e Grottarossa, al confine con la provincia di Caltanissetta e precede il secondo lotto dei lavori di ammodernamento della statale, in corso di realizzazione che verranno completati entro il 2019. L’opera rientra nel grande progetto di ammodernamento della statale 640, che prevede il raddoppio della carreggiata fino all’innesto con l’autostrada A19 Palermo-Catania.

Contestualmente è stato presentato il programma di valorizzazione della “Strada degli scrittori” promosso dal Consorzio distretto turistico Valle dei Templi e sostenuto da Anas, anche con la predisposizione di apposita cartellonistica turistica. Un primo cartello, già posizionato nei pressi della località “San Pietro” di Agrigento, preannuncia l’ingresso in una strada che unisce i luoghi di Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello, Pier Maria Rosso di San Secondo, da Racalmuto a Porto Empedocle, passando per Favara e Agrigento fino a Caltanissetta.

“L’impegno dell’Anas in Sicilia – ha il presidente Gianni Vittorio Armani – non vuole solo limitarsi al rilancio delle infrastrutture. Il processo di potenziamento deve comprendere anche la valorizzazione culturale e turistica del territorio”.

“La Strada degli scrittori richiama anche il giudice Saetta, il giudice Livatino, il maresciallo Guazzelli – ha detto Felice Cavallaro che ha curato il progetto della denominazione -. Perché la Strada degli scrittori o è la strada della legalità e ci ricorda queste persone o è meglio che non ci sia. Perché deve essere una fonte di crescita, di ricchezza, di arricchimento. Quando mi è venuta l’idea, sono andato da Andrea Camilleri – ha raccontato Cavallaro – per chiedere se potevamo appropriarci dei nomi degli scrittori utilizzandoli quasi come una esca per i turisti. E Camilleri mi diede una risposta straordinaria: la Strada degli scrittori è la strada del formaggio che mangi, del vino che assaggi. Quindi, fallo. Voleva dirci che la Strada degli scrittori è la strada di tutti gli operatori economici che realizzano qualcosa di concreto in quel territorio e che possono puntare ad un sano ed onesto business per accrescere le opportunità di lavoro di questa terra. Il mio obiettivo – ha concluso – è che un bar di Racalmuto assuma un cameriere, che una struttura alberghiera abbia il 70% delle camere piene, e non soltanto con i migranti come accade a Siculiana”.

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