“Non riusciamo a capire perché, se le Ferrovie dovranno effettuare dei tagli, a pagare debba essere sempre e soltanto la Sicilia”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, che a proposito del dibattito sul futuro delle Ferrovie italiane, fa riferimento ad alcune considerazioni che la stampa nei giorni scorsi ha attribuito ai vertici delle Ferrovie. “Il dato preoccupante – sottolinea Cuffaro – è che i vertici delle Ferrovie citano due esempi di grandi opere pubbliche che, a loro avviso, salterebbero se la Finanziaria del governo Prodi non dovesse essere cambiata: il raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Messina e il passante ferroviario di Palermo”. “La prima – continua il presidente – è un’opera che la Sicilia aspetta da oltre cinquant’anni mentre il passante ferroviario non è importante e strategico solo per il trasporto a medio e lungo raggio, ma è un’opera centrale per la mobilità interna della quinta città italiana. A conti fatti – conclude Cuffaro – si tratta di due infrastrutture alle quali la Sicilia non può rinunciare”.