Le previsioni più nefaste sul trasporto ferroviario da e per la Sicilia stanno per concretizzarsi. L'11 dicembre, secondo indiscrezioni, con l'avvio del nuovo orario di Trenitalia, saranno soppressi definitivamente i convogli passeggeri a lunga percorrenza che collegano la Sicilia al Nord. In pratica, i treni notturni a lunga percorrenza per Milano, Torino e Venezia in partenza dall'Isola non esisteranno più. Chi intende raggiungere queste tre città, dovrà scendere a Roma, aspettare la coincidenza e poi prendere un altro treno per arrivare a destinazione.
Tutto era già previsto nel piano industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato presentato a maggio scorso. La Fit Cisl di Messina lo aveva previsto, aveva lanciato l'allarme ma era rimasto inascoltato. "Da anni – commenta il responsabile mobilità della Fit Cisl di Messina, Michele Barresi – Trenitalia sta smantellando il trasporto a lunga percorrenza abbassandone gli standard di qualità e allontanando deliberatamente la clientela dal servizio notte, con l'unico fine di farlo apparire un segmento improduttivo".
Ma il sindacato sottolinea anche un altro aspetto da non trascurare, come il fatto che ad un treno espresso si faccia ricoprire la tratta Messina-Palermo in 4 ore e 25 minuti con una velocità media di 52 chilometri l'ora, mentre lo stesso tragitto è ricoperto da un treno regionale in 2 ore e mezza al doppio della velocità media. "Una scelta – puntualizza la Fit Cisl – operata per allungare artificiosamente le percorrenze con il chiaro ed unico obiettivo di affossare il servizio notte. È inaccettabile che Trenitalia, in via preventiva e comunque prima di conoscere l'entità dei tagli che presumibilmente saranno apportati dal ministero dei Trasporti al contratto di servizio per il triennio 2012-2014, ridimensioni il numero e la composizione dei treni rientranti in tale contratto".