"Di programmazione se ne parla da decenni". Ha esordito così Giuseppe Cassarà, vicepresidente nazionale Confturismo, intervenendo al convegno "Presente e Futuro dei distretti turistici" che si è svolto a TravelexpoIn. "Già nel 1991- ha sottolineato Cassarà – fu istituito il Comitato per la programmazione turistica, di cui anche io facevo parte. La delibera n.1 immaginava il territorio diviso in distretti a volontà turistica omogenea saltando i confini burocratici delle province. Ora i distretti devono assolvere a questa funzione… con 30 anni di ritardo. Ma poi dovremo andare oltre i distretti. Al momento li considero un strumento per raggiungere lo sviluppo del nostro turismo di cui sono tutti innamorati anche se alla fine le cose non vanno. Probabilmente è anche colpa di noi operatori che non abbiamo usato la grinta necessaria.
Ma la Regione ci deve aiutare con gli uffici provinciali, ci vogliono delle regole, e ci vuole anche un coordinamento. La legge che ha diviso le competenze degli assessorati ci ha penalizzato con questa polverizzazione delle competenze: di alberghi se ne occupa un po' l'assessorato al Turismo, un po' l'assessorato alle Attività produttive, la classificazione è gestita dalle Provincie".