Trapani: fenomeno o puntino nel network Ryanair?

Senza un’adeguata crescita dei servizi, l’attuale boom potrebbe tradursi un una bolla di sapone

Ryanair croce e delizia del turismo trapanese. All'Open Forum di Trapani, a Palazzo Vicaria, acceso dibattito sul ruolo della compagnia nella crescita del turismo nella provincia negli ultimi due anni. "Il trend in forte crescita deve diventare normalità" ha detto Cettina Spataro, assessore al Turismo della Provincia di Trapani aggiungendo che "a novembre quando la compagnia interromperà alcuni dei voli con l'Europa dobbiamo proporci destagionalizzando. Del resto, il territorio può proporre itinerari variegati: dal naturalistico all'archeologico, senza dimenticare l'enogastronomia. Già ora, i tedeschi e gli inglesi vengono a settembre e ottobre più che ad agosto: vengono a fare turismo emozionale, non solo mare". Nino Mazzara, di Uras Federalberghi, è soddisfatto: "in città finalmente siamo passati dal turista di passaggio al turista stanziale" anche se non può fare a meno di lamentare "la mancata crescita dei servizi che dovrebbero supportare questo boom". Più critica la posizione di Paolo Salerno, direttore di Trapani Welcome: "se il turismo di questi anni non verrà sostenuto in termini di servizi, si tradurrà in una bolla. Oggi siamo solo un puntino nel network di Ryanair". Secondo Enrico Camilleri, membro della commissione sui distretti turistici, "i turisti, nella nostra provincia, non arrivano per caso, il lavoro di questa Provincia ha sostenuto sia lo sviluppo aeroportuale che le grandi manifestazioni veliche".

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