Nonostante continui l’incertezza per una ripartenza significativa del settore , Top Viaggi programma quelle destinazioni aperte al turismo che danno le garanzie necessarie per una vacanza in piena sicurezza, e proprio in questi giorni ha scelto di partecipare al Travelexpo Roadshow per presentare l’intera programmazione agli adv siciliani nel corso delle 7 tappe in giro per l’Isola-
Fra le destinazioni di punta della programmazione ci sono gli Emirati Arabi, destinazione proposta dal tour operator, da quando nel 2018 Fly Dubai iniziò il collegamento diretto da Catania a Dubai, poi sospesa a causa della pandemia. “La destinazione Emirati Arabi, fin dal 2018 ha avuto un riscontro di vendite al di sopra di ogni più ottimistica previsione – sottolinea Pietro Triolo, amministratore unico di Top Viaggi – quindi, in vista dell’Expo, avevamo investito sulla destinazione ma è giunta la pandemia che ha bloccato tutto. Tuttavia non ci siamo arresi perché eravamo convinti, e lo siamo ancora, che l’apertura della destinazione e l’evento Expo avrebbe in ogni caso stimolato il mercato verso questo incredibile paese, anche se in forma ridotta. Quindi, con l’arrivo dei voli diretti Wizzair da Catania e con Turkish via Istanbul dal resto d’Italia, abbiamo riprogrammato la destinazione con l’acquisto di spazi sia per il prossimo Capodanno che per tutta la stagione inverno/primavera pubblicando un catalogo online con un’ampia proposta di soggiorni e tour guidati che oltre alla visita di Dubai e l’Expo, forniscono la possibilità di conoscere gli aspetti più diversificati degli Emirati fra modernità e tradizioni. Inoltre abbiamo inserito in anteprima i soggiorni settimanali al mare di Ras Al Khaimah. Il catalogo include anche il periodo di Pasqua e ponti di primavera e una serie di partenze speciali fino al 31/5 con combinazioni e prezzi decisamente molto appetibili. Un primo segnale positivo arriva dalle vendite per il Ponte dell’Immacolata, con tutti i posti venduti, e per fine anno con pochi posti ancora da vendere che, pur sempre lontani dai numeri del prima covid, ci fanno comunque ben sperare per i prossimi mesi.
Sempre per le partenze di fine anno altre destinazioni con buona occupazione sono Madrid e la Castiglia e Parigi, ma con numeri distanti anni luce rispetto allo stesso periodo del prima covid quando solo su Vienna partivamo con tre voli charter portando in Austria 540 siciliani e altrettanti austriaci a Catania e Palermo. Quindi ogni trionfalismo per i numeri attuali sarebbe surreale e non ci rimane che continuare a combattere sperando che presto vi sia la svolta decisiva.
I settori incoming e outgoing – prosegue Triolo, pur seguendo direzioni diametralmente opposte, per la nostra azienda viaggiano verso lo stesso obiettivo, nel senso che circa il 60% della programmazione Top Viaggi, prima del Covid, veniva effettuata con voli charter in condivisione con partner stranieri che come noi continuano a mantenere estrema cautela nell’investire su progetti estremamente rischiosi, quali voli charter o acquisto di empty legs, quindi come riprendendo un famoso spot, possiamo dire “NO incoming NO outgoing” e viceversa.
In questo periodo, purtropo, la Sicilia è sparita dai radar dei tour operator stranieri che per le festività di fine anno hanno preferito puntare verso altre destinazioni più appetibili, in primis Spagna e Sud della Francia che, come sempre, anche in occasione delle chiusure di questi due anni, non hanno dormito in attesa del risveglio come ho più volte evidenziato, ma hanno fatto un gran lavoro in sinergia fra pubblico e privato, per preparare il terreno ed essere pronti e più attraenti, elargendo incentivazioni a privati per riqualificazione ricettive mentre le istituzioni hanno lavorato su territorio e promozione basata su ulteriore riqualificazione di infrastrutture, accoglienza e ambiente.
La Sicilia invece cos’ha fatto? Il See Sicily? e con quali risultati ? e il turismo di prossimità cosa ha portato a tour operator e agenzie di viaggio e all’intero indotto? Dobbiamo credere ai dati diffusi dalla politica secondo cui l’estate è andata alla grande e grazie a progetti di eventi annunciati ripartirà anche la stagione invernale, oppure sono credibili i dati stilati dai professionisti del turismo che dicono esattamente il contrario? L’imprenditore privato non chiede finanziamenti sterili ma azioni concrete per attrarre turismo a 360 gradi a cominciare da un’attenta cura ambientale, infrastrutture, accoglienza e promozione efficace e credibile. Seguendo spesso la stampa estera è molto preoccupante il diffondersi di un’immagine negativa della Sicilia, carente per cura ambientale, infrastrutture, accoglienza. La diffusione mediatica di questo clichè potrebbe compromettere ulteriormente la già difficile ripresa del turismo organizzato verso la Sicilia a vantaggio delle località competitors sempre più aggressive, avvantaggiate da attrattive di elevato livello e sostenute dai loro governi con servizi efficienti e campagne promozionali efficaci”, conclude Triolo.