giovedì, 18 Aprile 2024

A Travelexpo vogliamo vivere il presente parlando di futuro e non dimenticando il passato

(di Toti Piscopo) Tra due settimane, esattamente il 25 settembre inauguriamo, se Dio vorrà, la XXII edizione di Travelexpo. Sarà una edizione anomala, rispetto al passato, come anomalo è il presente che stiamo vivendo non essendo ancora cessata l’emergenza sanitaria determinata dall’infido covid 19 che si è insinuato in ognuno di noi, nella vita di ognuno di noi, alterando ritmi e bioritmi.

 

In queste ultime settimane, da quando è stato deciso di ufficializzare la data, spesso mi è stato chiesto: chi c’è? cosa veniamo a fare? ci sono buyer? ma la data non è quella giusta, non ho prodotto da proporre. Domande legittime nel glossario dell’operatore in tempi normali, ma che possono apparire anacronistiche in una situazione complessa quale quella che stiamo vivendo e per la quale, pur essendo positivo per natura, il dubbio ti si insinua.

Più volte mi sono chiesto, insieme al team della Logos, se fosse giusto ed opportuno insistere nella riproposizione di questo appuntamento e dopo notti insonni ho optato per il sì, ritenendolo un atto dovuto e necessario per tutte quelle imprese e quei soggetti professionali ed imprenditoriali fortemente e giustamente demotivati, scoraggiati, disperati e spesso gabbati da un sistema politico-amministrativo inadeguato in tempi normali ma che riesce a sopravvivere al sistema grazie alla disponibilità di uomini e donne che ancora credono a quel senso del dovere e grazie al quale la macchina non corre ma continua a camminare cercando di evitare ostacoli.

Uomini e donne  nel pubblico come nel privato che, con buon senso e senso di responsabilità, preferiscono esercitare l’arte del fare rispetto a quella del dire. A loro abbiamo pensato quando abbiamo riprogrammato Travelexpo che vogliamo considerare la casa comune degli operatori turistici siciliani, dove come in ogni casa si può litigare, discutere, gridare, difendere principi e privilegi, muovere accuse, cercando di riaffermare linee di pensiero ragionate o di comodo ed infine, dire tutto ed il contrario di tutto, criticando sempre tutti e per tutto. Chiediamoci se tutto ciò  serve e se ci risolve uno solo dei tanti problemi che ognuno di noi ha.

 

In tutti questi esercizi linguistici non si è mai parlato del futuro. Non si è mai parlato di delineare una strategia comune nell’ambito di una visione più complessiva e meno settaria di cui proprio dal mondo del  turismo si potrebbe trarre elemento di ispirazione.

 

Ciò potrà essere possibile se si abbandonano vecchi schemi e si punta a riaggiornare quella cultura d’impresa necessaria per guardare al di là del proprio naso. Una scelta questa che non può essere delegata, ma che compete ad ognuno di noi, a difesa del singolo interesse professionale o imprenditoriale, che diventa interesse collettivo qualora si dimostrasse capacità e volontà di aggregazione. Un percorso non facile, anzi difficile, ma che può risultare esaltante e che ognuno deve maturare autonomamente non potendolo imporre per Decreto.

 

A questi uomini e donne, cultori del fare,  del mondo del turismo, Travelexpo ha pensato e a loro rinnova l’invito ad esserci come espositori, come visitatori, come osservatori, per non limitarsi a commentare il presente ma parlare di futuro. Di quel futuro possibile, di quel futuro da ricostruire insieme. Perché stare insieme è sempre meglio di stare soli. Perché esserci è sempre meglio di non esserci. Perché il miglior antidoto alla disperazione è la reazione.

http://www.travelexpo.it

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