Le sei proposte per allungare la stagionalità turistica in Sicilia, lanciate oggi alla 26esima Travelexpo Borsa Globale dei Turismi di Terrasini dal patron Toti Piscopo, sono state dibattute nel corso della cerimonia di inaugurazione,
moderata dal direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano.
L’allungamento della stagionalità è già nei programmi del Comune di Palermo: il vicesindaco di Palermo e assessore alla Cultura, Giampiero Cannella, ha annunciato che “d’intesa con il sindaco Roberto Lagalla è stato deciso di estendere fino al 2025 le celebrazioni del 400° anniversario del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, che ricade quest’anno, considerato l’altissimo numero di presenze che i festeggiamenti della Patrona di Palermo attirano in Sicilia. L’obiettivo è tra l’altro quello di far diventare Santa Rosalia come San Gennaro per Napoli, e sono già previsti eventi di promozione all’estero. Inoltre, l’amministrazione comunale punta anche sulla valorizzazione del percorso Arabo-Normanno, già dichiarato sito Unesco, e del percorso Liberty su cui negli ultimi mesi si sta puntando anche grazie alla mostra al Palazzo Sant’Elia “Golden Age” in corso fino al 30 maggio 2024 . Inoltre stiamo lavorando per istituire un biglietto unico per fruire dei principali siti culturali che dipendono da Regione, Area metropolitana e Comune per rendere più semplice l’accesso ai turisti”.
Leonardo Spera, vicepresidente dell’Anci Sicilia e sindaco di Contessa Entellina, ha evocato il “Turismo della scoperta, quello che richiama visitatori soprattutto stranieri per scoprire i beni culturali dei piccoli Comuni. Ad esempio – ha aggiunto – quasi nessuno conosce gli stucchi del Serpotta custoditi nella chiesa di San Sebastiano a Chiusa Sclafani. C’è bisogno di infrastrutture digitali e di promozione, dei servizi di accoglienza, di organizzare grandi eventi che consentano ai partecipanti di dedicare del tempo alla scoperta di itinerari interni, borghi, siti e riti religiosi. In tal senso – ha rilevato Spera – la proposta di Piscopo della defiscalizzazione per sostenere le attività turistiche dei piccoli Comuni è sicuramente un’arma vincente”.
Dal canto suo, Giosue Maniaci, sindaco di Terrasini, ha detto: “stiamo lavorando per programmare un grande evento per l’estate dedicato al turismo delle radici mettendo insieme tutti i comuni del golfo, da Isola delle Femmine a Castellammare. Da un’indagine dell’aeroporto di Palermo, tra i passeggeri sbarcati nello scalo, oltre 400 mila sono arrivati a Terrasini mentre dalla tassa di soggiorno (1,50 euro a persona a notte, ndr) il nostro comune ha incassato un gettito di oltre 550 mila euro”.
Sulla questione dell’addizionale comunale, Salvatore Burrafato, presidente della Gesap, ha accolto la sfida lanciata da Piscopo: “i numeri entusiasmanti dell’aeroporto di Punta Raisi, che solo nel 2023 ha fatto registrare 8,1 milioni di passeggeri, sono il risultato dell’attrattività della Sicilia. Ma resta il problema del caro voli: lo sforzo messo in campo dalla Regione con gli sconti dedicati ai passeggeri siciliani ha portato a una spesa tra i 20 e i 30 milioni. Il tutto solo per assicurare il diritto alla continuità territoriale. La proposta che riguarda l’addizionale invece peserebbe 70 mln per 5 mesi, ma rappresenterebbe un reale volano di crescita, come dimostrano gli esempi positivi in Calabria e Friuli Venezia Giulia”.
Il vicepresidente di Unioncamere Sicilia e presidente della Camera di commercio Palermo Enna, Alessandro Albanese, ha messo in evidenza il fatto che “nonostante la Sicilia sia un brand riconosciuto in tutto il mondo, i numeri dei visitatori sono assolutamente non proporzionali alla sua notorietà. La Sicilia fa 16 milioni di turisti mentre solo Firenze 23 milioni così come Palermo 1,6 mln di presenze e Rimini 6,4 mln. La differenza, è evidente – ha concluso – la fanno la raggiungibilità, la vivibilità e i servizi offerti”.
Propositivo anche l’intervento di Gianluca Manenti, presidente di Confcommercio Sicilia: “il mondo delle imprese accoglie con favore le proposte emerse a Travelexpo, le strutture ricettive sono pronte a fare la propria parte aprendo per
periodi più lunghi. In tal senso abbiamo stretto un ‘Patto’ con Tony Zara e Andrew Muscat, rispettivamente presidente e segretario generale della Mediterranean Tourism Foundation di Malta, per organizzare ingenti flussi turistici dall’arcipelago alla Sicilia. Ma la richiesta è tale che da soli non possiamo farcela, occorre creare una sinergia fra
istituzioni, operatori e imprese per organizzare una ricettività di grandi dimensioni”.
Anche per Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia, così come per Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet, “è fondamentale fare squadra fra tutti gli attori privati e pubblici”. Messina ha anche sottolineato l’ascesa del turismo culturale: lo scorso anno su 800 mln di presenze il 49% era costituito dai millennial che hanno scelto il luogo dove andare basandosi non sul mare ma sull’offerta culturale. E in effetti, durante il ponte di Pasqua, la Sicilia è stata tra le regioni del mezzogiorno l’unica regione a fare registrare un incremento rispetto al 2023, con 8 mila biglietti staccati al teatro greco di Taormina e 6 mila alla Valle dei Templi di Agrigento. Dunque, finalmente la Sicilia si sta allontanando dallo stereotipo solo mare e sole”.
A tirare le somme Mariella Antinoro, dirigente generale del Dipartimento regionale Turismo, che ha puntato l’attenzione sull’organizzazione dei grandi eventi e sulla portualità turistica che sta sviluppando numeri fortemente in crescita, ma ha anche sottolineato la necessità di investire sullo sviluppo delle infrastrutture.