La sinergia tra gli operatori può dare respiro alle imprese del turismo anche sul piano giuridico. Agenti di viaggio e tour operator sono spesso isolati e scarsamente preparati ad affrontare denuncie e ricorsi, specie sul piano internazionale. Il mezzo più efficace per fare fronte comune è il contratto di rete, uno strumento operativo ancora poco conosciuto.
"Il contratto di rete consente di essere competitivi in tutto il mondo senza costituirsi in società – ha dichiarato Pietro Bembo, presidente di Eurojuris Italia, network internazionale di studi legali – e può garantire benefici fiscali fino a un milione di euro. In più gli operatori possono unirsi per condividere le risorse professionali ed esercitare pressione sul legislatore regionale perché vengano colmati i vuoti normativi in materia turistica".
I vantaggi che offre il contratto di rete sono emerse nel corso del convegno "Obblighi e opportunità degli operatori del turismo tra diritto nazionale e comunitario", organizzato in collaborazione con Eurojuris Italia, durante la XV edizione di Travelexpo, conclusasi ieri, domenica 21 aprile, all'Hotel Città del Mare di Terrasini.Il contratto di rete può essere una buona opportunità anche per gestire i contenziosi con i consumatori. Oggi il danno morale da vacanza rovinata è una fattispecie giuridica riconosciuta ma dai contorni economici difficilmente quantificabili. "La normativa – ha spiegato Alessandro Palmigiano, avvocato palermitano di Eurojuris Italia – è molto tutelante nei confronti del consumatore mentre per l'operatore la fascia di rischio è spesso troppo alta. Il danno morale non è quantificabile, per l'operatore diventa dunque importante la gestione del pre-contenzioso, visto che in sede di giudizio i tour operator hanno forti possibilità di soccombere".
Focalizzato sul tema dei pacchetti turistici l'intervento di Nicola Fontana. "I pacchetti turistici, così come li definisce il nuovo Codice del turismo, oltre viaggi e vacanze tutto compreso, includono anche crociere e devono risultare dalla combinazione di almeno due elementi tra trasporto, alloggio e servizi turistici non accessori al trasporto o all'alloggio. Inoltre, a differenza di quanto riportava il Codice del Consumo del 2005 è stato superato il vincolo della durata superiore alle 24 ore. Questo significa che sono incluse anche le crociere, i viaggi su misura e i viaggi acquistatati su internet".
I lavori del convegno sono stati introdotti da Hans Jonkhout, presidente di Eurojuris International Gieie, che dopo aver presentato il network europeo, a cui aderiscono 700 studi in tutto il vecchio continente, si è soffermato su tutela di marchi e denominazioni. "L'unico modo – ha sottolineato – per permettere alla propria azienda di distinguersi sul mercato internazionale rispetto alle altre è il marchio. La situazione in ambito di marchi e denominazioni di origine è complicata e confusa e finalmente adesso si parla di European Trademark Law".
"Per far fronte al vuoto normativo nella legislazione turistica – ha spiegato Toti Piscopo, patron di Travelexpo – l'aspetto importante diventa quello di sviluppare delle aggregazioni ‘di buon senso' in cui si possano utilizzare strumenti di impresa innovativi sviluppando sinergie e ampliando la sfera di azione dal locale al globale. E' il caso del contrato rete che costituisce una grande opportunità per sviluppare azioni imprenditoriali sinergiche usando e ampliando la sfera delle collaborazioni proprio per uscire dalla logica a volte restrittiva di operare sul piano territoriale e proiettarsi in una logica nazionale, in prima battuta, e quindi internazionale. E' questa una idea progettuale che anche lo Skal International Italia farà propria e adotterà come strumento possibile per i propri associati".
Del resto, anche gli operatori aderenti a Confindustria hanno valutato positivamente questo strumento che consente una maggior livello di incisività anche come categoria.