“Il Turismo è vita. Vaccinati e viaggia”! Anche questo anno, come ormai consuetudine a Travelexpo, è stato effettuato l’annullo postale dedicato ai Quattro Canti di Palermo, nel corso delle celebrazioni per la Giornata Mondiale del Turismo. L’invito ad avere “Il coraggio di agire per vivere e non sopravvivere” è il messaggio che quest’anno lo Skal International Palermo rivolge in continuità con “Il coraggio di non avere paura”, lanciato lo scorso anno sempre durante la Borsa Globale dei Turismi.
Ecco il testo del messaggio lanciato dal presidente di Skal International Palermo, Toti Piscopo:
“I sodalizi della società civile, sempre attenti alle dinamiche delle realtà territoriali e sociali, messe a dura prova dalla tragedia generata dalla pandemia, provano a fare sentire nuovamente la loro voce a sostegno degli operatori turistici ed economici. E lo fanno alla vigilia di una nuova stagione turistica che, supportata dalla campagna di vaccinazione e dall’introduzione del green pass, potrebbe far segnare una prima ripresa al comparto turistico siciliano, nazionale e mondiale. Lo fanno, ancora una volta, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, inserita a pieno titolo nel programma di TRAVELEXPO Borsa Globale dei Turismi, che si svolge dal 25 al 27 settembre al CDS Hotel Città del Mare di Terrasini, nell’area metropolitana di Palermo.
La pandemia da coronavirus ha infatti lasciato il segno non solo per l’emergenza sanitaria che tanti lutti ha generato, ma anche per la conseguente crisi economica e sociale in cui si è evidenziata la fragilità del sistema Paese, debole nelle sue infrastrutture, ma più forte nella convinzione che, nonostante emergenze, e contraddizioni, sia giunto il momento di ripartire, di rimboccarsi le maniche e di rimettere in moto l’economia di un Paese piegato ma non spezzato e che vuole recuperare credibilità e identità nazionale puntando su antichi e sani valori mai sopiti. Un percorso auspicato da Papa Francesco, indicato dal Presidente Mattarella, perseguito dal Presidente Draghi.
Un appello che non può rimanere inascoltato ma che va trasferito in azioni concrete partendo proprio dal turismo, da sempre considerato la cenerentola dei settori, ma che in quest’ultimo triennio è stato finalmente percepito come settore economico produttivo veramente democratico, in grado di distribuire equamente, ma proporzionalmente alla rispettiva capacità imprenditoriale e professionale, ricchezza diffusa.
Ma cosa ancora più importante, il turismo è strumento di crescita sociale e culturale della gente e dei territori che hanno dimostrato la capacità di essere soggetti attivi e la volontà di continuare ad esserlo. Territori che ne percepiscono le potenzialità ma che non sempre riescono a trasformare in opportunità. Per questo, occorre uno scatto di orgoglio complessivo, dal singolo alla collettività, dalla classe politica a quella dirigente, affinché in nome del turismo si possa dar vita a un’alleanza strategica, in grado di rinnovare e innovare l’offerta turistica di questo Paese, rendendo il settore più sostenibile, accessibile, inclusivo ed eticamente competitivo.
La pandemia ci ha segnato ed ancora lo farà, ma ha evidenziato le tantissime fragilità del nostro sistema Paese, fragilità ancora più accentuate nella nostra Regione, intesa come territorio e come istituzione. Un territorio che, sebbene le tante offese passate e presenti, è tornato ad essere attrattivo, mentre le istituzioni, nonostante l’impegno di tanti, rischiano di implodere nel coacervo di leggi obsolete, circolari superate, lacci e lacciuoli in cui il singolo cittadino al pari delle imprese rimane ostaggio.
Un’esigenza non più differibile che oggi sollecitiamo agli uomini e alle donne di buon senso e di buona volontà. Lo facciamo in occasione della Giornata Mondiale del Turismo il cui tema ufficiale è dedicato all’inclusione. Ma il turismo, per sua natura stessa, nelle sue diverse declinazioni, sociale, culturale, politico, economico, giuridico ed amministrativo, è inclusione. E tale esortazione deve trovare una sua attuazione nella vita di tutti i giorni, nei comportamenti e negli atteggiamenti del singolo così come delle aggregazioni politiche, sociali, burocratiche.
INCLUSIONE non solo come professione di fede ma come atto di fede e di ferrea volontà, a cui ognuno deve concorrere per la parte che gli compete ritrovando quel “coraggio di agire per vivere e non sopravvivere”.
AGIRE con precisione, determinazione e tempestività. Ripartendo dal turismo che ancora una volta in questi ultimi mesi ha dato il suo contributo attivo e di speranza alle imprese e al PIL nazionale. Un fenomeno economico che può realmente diventare trainante di una sana economia, puntando sull’accessibilità, sostenibilità e responsabilità. È questa l’opportunità che ci ha dato questa pandemia e che oggi possiamo cogliere se avremo volontà, capacità, determinazione, consapevolezza, e principalmente il coraggio di agire per vivere e non sopravvivere”.