L'Open Forum "La Sicilia per la Sicilia. Il turismo dei fatti. I fatti del turismo" che si è svolto sabato scorso nell'ambito di Travelexpo all'Hotel Village Città del Mare di Terrasini, ha centrato il suo obiettivo. I rappresentanti di categoria presenti hanno manifestato all'unisono l'intenzione di portare avanti un progetto di sviluppo turistico possibile anche in assenza della politica regionale. Un'assenza testimoniata dalla mancata partecipazione di Nino Strano, assessore regionale al turismo, che fino all'ultimo aveva confermato la sua presenza all'Open Forum.
"Il progetto unitario di rilancio turistico – spiega Toti Piscopo, patron di Travelexpo e promotore dell'Open Forum – è sostenuto da più di un anno dal quotidiano di turismo on line travelnostop.com ed è stato ribadito nei diversi open forum che si sono succeduti dal dicembre 2008 a oggi, da "Sicilia cosa vuoi fare da grande" a "Verso una grande Sicilia" fino all'ultimo "Sicilia alla ricerca del tempo perduto" a dicembre 2009. Oggi, finalmente – conclude Piscopo – è condiviso anche dagli operatori che costituiscono il fulcro vitale del sistema turistico".
In particolare, Giuseppe Cassarà, presidente del Convention Bureau di Palermo, facendosi portavoce delle istanze espresse dai partecipanti ha proposto l'istituzione di "un tavolo con tutti gli operatori per stabilire cosa fare del turismo in Sicilia e diventare interlocutori reali di un progetto vero di rilancio del turismo isolano".
Critico nei confronti dell'amministrazione regionale Eusebio D'Alì, assessore alla Cultura della Provincia di Palermo, che ha rappresentato Giovanni Avanti impegnato al Vinitaly di Verona. "La Regione sia almeno presente nei fatti – puntualizza D'Alì – La gestione Avanti, seppur con pochi soldi, è attiva nella promozione del territorio, dalla presenza alla Bit alla organizzazione della tredicesima edizione di "Provincia in Festa".
Amareggiato Andrea Corso, presidente Assoturismo Sicilia: "In pieno 2010 usciamo sconfitti, quelli che fino a qualche anno fa erano nostri diretti competitor ci hanno superato da tempo. Siamo partiti 20 anni fa competendo con Malta. Oggi ci ha superato. Intanto, la politica non investe sul turismo ma continua ad avere un approccio fordista. L'ultimo esempio è lo stanziamento di 400 milioni in favore dello stabilimento Fiat di Termini Imerese mentre gli aiuti promessi alle imprese turistiche l'anno scorso non sono mai arrivati. Negli ultimi dieci anni il turismo è stato affidato a politici deboli. Servono interlocutori che parlino la nostra stessa lingua".
"La politica è assente – gli ha fatto eco Nicola Farruggio, presidente Federalberghi Palermo e vice presidente Uras-Federalberghi Sicilia – ancora aspettiamo ‘il turismo dei fatti'. La politica non accetta confronti né repliche e noi non siamo interessati a confrontarci con una classe politica che non ci ascolta". Secondo Cassarà, "i fatti del turismo sono tutti negativi mentre il turismo dei fatti è una chimera che inseguiamo tutti. Ma purtroppo dobbiamo sempre e solo parlare dei fatti del turismo". Quindi, anche Cassarà ha sottolineato la "mancanza di volontà del governo regionale di mettersi d'accordo con gli operatori" per poi puntare il dito contro il ‘…disastro sul regolamento delle agenzie di viaggio'. Immediata la replica dalla platea di Antonio Enea, dirigente del Servizio Professioni turistiche ed agenzie di viaggio, che ha assicurato gli addetti ai lavori. "Il regolamento – ha spiegato – sta seguendo il suo iter e arriverà a buon fine".