Se il capitale umano fa la fortuna delle imprese, la visione di Stancato e Jelinic

“Dovremmo cominciare a cambiare focus sulla nostra visione imprenditoriale. Se immaginiamo di vivere in un mondo ideale, dobbiamo anche considerare di far felici le persone che vogliamo facciano felici i nostri clienti. Lo sapete quanto costa all’imprenditore la scortesia nei confronti dei suoi dipendenti?”. Lo ha detto Andrea Stancato, manager Mercure Palermo e Splendid Taormina nel corso delle celebrazioni della Giornata Mondiale del Turismo che si sono svolte a Travelexpo lo scorso lunedì 27 settembre.

“Dovremmo avere il coraggio di trovare un nuovo punto di vista – sottolineato Stancato -. L’imprenditore e il direttore hanno clienti diversi da quelli che pensiamo, sì perchè i nostri clienti non sono solo gli ospiti, ma sono anche le persone dietro al desk, quelle che lavorano per noi, quelle che noi vorremmo facessero felici i nostri clienti. E invece abbiamo perso di vista un valore importante, cioè il rispetto e la cortesia, che innanzitutto dobbiamo costruitre dentro di noi, e ascoltare la persona che abbiamo di fronte a noi. Possiamo fare un hotel bellissimo, avere aeroporti performanti, ma poi le persone che lavorano con noi come stanno? sono felici? Pretendiamo di avere bei voti su Booking ma non ci curiamo delle persone. Per avere un’ospitalità corretta, per superare qualsiasi crisi, dobbiamo avere il coraggio di cambiare visione e recuperarae la cortesia e il rispetto verso i nostri dipendenti”.

Un intervento che Stancato ha rilanciato anche sul proprio profilo Facebook condividendo anche il video: “La maleducazione e la scortesia riducono la fiducia e le performances delle persone. Non frenare qualcuno non è lo stesso che sollevarlo. Avete mai pensato a quanto fatturato si perde con la scortesia, l’indifferenza e la noncuranza?”.

Dello stesso avviso anche Ivana Jelenic, presidente nazionale di Fiavet: “chi fa imprese deve pensare in maniera diversa, il mondo è già cambiato, e se non ci si adatta si finisce per estingersi. Il dipendente non lavora più per me, ma con me. Quel capitale umano, quel valore umano, è quello che fa la fortuna delle nostre imprese, non dimentichamocelo. Cambiamo la cultura del fare impresa, non torniamo ai valoricome cosa romantica ma perchè funzionale. Un dipendente che lavora in condizioni positive, con la giusta soddisfazione umana e salariale, consente al nostro sistema turistico di marciare alla giusta velocità ed essere competitivo”.

Per visionare gli interventi di cui sopra vedere dal minuto 00:59:23 al minuto 01:10:30

 

Lorena Melodia:

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