Travelexpo non solo Borsa globale dei turismi ma anche cassa di risonanza in grado di interpretare il sentire comune degli operatori turistici che hanno partecipato alla XXI edizione che si è conclusa ieri, domenica 7 aprile, al Resort Village Città del Mare di Terrasini.
“Da una giornata inaugurale fortemente caratterizzata dall’azione di concertazione regionale a una seconda che si è distinta per il suo tono metropolitano dato dalla presenza del sindaco Leoluca Orlando e della sua giunta – ha spiegato Toti Piscopo, amministratore unico della Logos, la società che organizza la manifestazione – è nata un’alleanza strategica con le maggiori confederazioni che hanno individuato in Travelexpo la sede per sviluppare temi di interesse con cui confrontarsi stabilmente con i soggetti pubblici”.
Abusivismo, tassa di soggiorno, extralberghiero, formazione, infrastrutture, assenza di regole e normative sono stati i temi al centro del convegno “Un nuovo modello di organizzazione per la Sicilia turistica che vogliamo”, che ha riunito attorno allo stesso tavolo Francesco Picarella, presidente Confcommercio Sicilia; Vittorio Messina, presidente Confesercenti Sicilia; Giuseppe Cassarà, presidente Federturismo Sicindustria. Assente giustificato l’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo, impossibilitato a partecipare in quanto istituzionalmente impegnato prima con il Giro di Sicilia e poi con il Vinitaly, è stato rappresentato dal suo capo di gabinetto Marcello Giacona che ha portato i suoi saluti.
“Mentre noi andiamo ancora alla ricerca del nuovo modello di organizzazione – ha esordito Messina – il mondo ci ha già superato”. Quindi Messina ha lanciato l’idea una Sicilia come unica grande città d’arte.
Secondo Picarella, “la lotta all’abusivismo è un fattore su cui puntare per riconquistare la competitività delle imprese siciliane, molte delle quali stanno perdendo il loro sogno. Sentiamo sempre più la mancanza di un’adeguata formazione ma anche della voglia di investire seriamente sul prodotto turistico Sicilia”.
“La Sicilia – ha affermato Cassarà – è matura per essere una destinazione turistica 365 giorni all’anno, non restiamo a vendere solo mare e sole. Il problema è come mai non riusciamo a fare una legge sul turismo? Abbiamo ancora bisogno di un assessore al turismo o sarebbe meglio un’agenzia? In Sicilia siamo stati i primi a immaginare l’agenzia 25 anni fa, tutte le regioni l’hanno fatta, anche l’Enit. Ora solo noi siamo rimasti senza agenzia”.
Dal canto suo, Lucia Di Fatta, dirigente dell’assessorato regionale al Turismo, ha anticipato l’intenzione dell’assessorato di decidere con gli operatori a quali borse e fiere partecipare ma anche l’avvio di un iter strutturato per frequentarci di più. Quindi ha annunciato: “stiamo cercando di costruire qualcosa di diverso in materia. Si tratta di un’Agenzia per la promozione turistica che farebbe da collante tra tutti i dipartimenti dopo il momento di confronto con gli operatori”.
Per discutere della ‘fase 2’ che riguarda Palermo e il suo sviluppo turistico, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ha accolto l’invito a convocare una seduta di giunta straordinaria proprio a Travelexpo. “Sull’onda di quanto abbiamo fatto finora – ha esordito il sindaco – ora dobbiamo costruire il futuro. L’attività più economica più complessa è la professione turistica. Perché il turismo presuppone intervento a 360°. Noi siamo nella seconda fase. Abbiamo attirato i turisti ora dobbiamo occuparci di migliorare le condizioni per accogliere i turisti e gli operatori”.
In chiusura Orlando ha lanciato una proposta: “dobbiamo assumere una posizione e comunicarla al governo nazionale e Alitalia perché serva in maniera più adeguata la realtà siciliana. È incredibile pagare un biglietto Roma-Palermo 400 euro”.
Travelexpo ha dedicato ampio spazio al Turismo Azzurro, il progetto che il Dipartimento pesca mediterranea aveva lanciato durante la scorsa edizione di Travelexpo. “Si tratta di un’idea – ha spiegato Dario Cartabellotta, direttore del Dipartimento – che nasce dal confronto con gli operatori perché fino a qualche anno fa l’unica attività era quella di rottamare le barche. In pratica, l’Ue voleva fare uscire dal mare i pescatori. Oggi invece viviamo una fase di valorizzazione della blu economy, anche grazie agli insegnamenti che ci hanno lasciato Giovanni Tumbiolo e Sebastiano Tusa. Il cambio di rotta è già iniziato: il pescatore come obiettivo non ha più solo quello di pescare ma svolge attività per diversificare come il turismo azzurro o la lotta all’inquinamento, in primis alla plastica”.
“La Regione – ha aggiunto l’assessore regionale per la Pesca mediterranea, Edy Bandiera – ha aperto un cantiere sul tema del mare. Siamo partiti dalla rottamazione delle barche e ora siamo arrivati al punto che dal mare nascono opportunità sorprendenti. Tra i tanti risultati ottenuti c’è il disegno di legge che adesso approderà in Aula. Dopo un vuoto normativo durato circa 20 anni, ora i pescatori potranno autogovernarsi. Tra i punti di forza c’è anche l’istituzione del ‘Registro identitario della pesca mediterranea e dei borghi marinari’, il cui obiettivo è quello di identificare, documentare e classificare i saperi e le conoscenze marinare al fine di salvaguardarle dal rischio d’estinzione”.
A conclusione della tre giorni, Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e formazione, ha portato il saluto suo e del presidente regionale Nello Musumeci, nel corso del convegno “Sviluppo e promozione dei beni culturali e attrattive turistiche attraverso nuovi sistemi di comunicazione”, organizzato dalla Fijet in ricordo di Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale e assessore regionale dei beni culturali, deceduto un mese in Etiopia nella tragedia del Boeing 737. “La nostra Regione – ha sottolineato Lagalla – può rispondere alle sfide dei turismi solo in via teorica. La politica di per sé non ne è capace, né le si può chiedere di gestire l’intero processo. Dobbiamo considerarci tutti soggetti politici con la responsabilità del funzionamento della comunità. E per quanto riguarda il turismo e la sua destagionalizzazione, auspico un potenziamento reale del settore convegnistico. Non abbiamo un centro congressi in grado di ospitare le grandi kermesse”.
Complessivamente il livello di soddisfazione ha raggiunto il 98% da parte dei circa 80 espositori che hanno incontrato 350 agenzie di viaggio in rappresentanza di 280 ragioni sociali. Un dato particolarmente significativo se si considera che equivale al 45% delle agenzie di viaggio totali che operano in Sicilia, considerato l’elevato numero di chiusure registrate negli ultimi anni. “Travelexpo insieme a Travelnostop – commenta Toti Piscopo – credo sia l’unica Borsa che, da 21 anni e per 365 giorni l’anno, opera per favorire il posizionamento del mercato turistico siciliano. Il suo alto gradimento – conclude Piscopo – è conseguenziale all’impegno della Logos ed al know how di altissimo livello raggiunto dal team che lo anima”.