Gioco di squadra ad Aci Castello che alla fine dice sì alla tassa di soggiorno. Nel comune alle porte di Catania, il balzello per i turisti è stato concordato tra amministrazione e operatori turistici e servirà a finanziare interventi in materia di turismo, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali e promozione turistica. Il sindaco Filippo Drago ha infatti incontrato in Municipio il presidente regionale di Federalberghi Nico Torrisi, che è anche vicepresidente nazionale, Ornella Laneri in rappresentanza di Confindustria Turismo, Serena Lucia Tafuri in rappresentanza dell'associazione B&B e Giuseppe Zingali segretario di Faita Sicilia seguendo un modello di concertazione che potrebbe essere preso ad esempio anche in altri comuni siciliani.
Insieme, operatori e amministratori hanno concordato che l'imposta di soggiorno sarà corrisposta dai soggetti non residenti nel Comune di Aci Castello per ogni pernottamento fino a un massimo di tre consecutivi. Stabilita anche la misura dell'imposta che prevede, in via transitoria, dal momento dell'entrata in vigore e per tutto il 2012, una tariffa di 0,50 euro per notte e per persona a prescindere dalla categoria.
A partire dal 1° gennaio 2013 la misura dell'imposta sarà la seguente: alberghi e residenze turistico-alberghiere 1, 2 e 3 stelle e altre strutture ricettive (bed & breakfast, affittacamere e appartamenti vacanze, case per ferie e ostelli) 0,50 euro per notte e per persona. Alberghi e residenze turistico-alberghiere a 4 stelle: un euro per persona e per notte; infine 1.50 euro per strutture ricettive a 5 stelle. Sono esentati dal pagamento dell'imposta di soggiorno i minori di 14 anni, i malati degenti e gli accompagnatori turistici.
Salvaguardati pure i contratti e le convenzioni con i tour operator siglati precedentemente all'entrata in vigore della norma e fino al 30 aprile 2012. Quest'ultima scelta è stata voluta anche per promuovere la destagionalizzazione del territorio.
Entro questa settimana il regolamento dell'istituzione della tassa di soggiorno verrà sottoposto all'esame del Consiglio comunale. Solo dopo, e in caso di approvazione, entrerà in vigore.