Agrigento contro l’abusivismo nel ricettivo con un software ad hoc

Pugno di ferro contro le strutture ricettive abusive ad Agrigento. Il Comune ha infatti messo a punto un nuovo strumento informatico in grado di stanare tutti quelli che fanno concorrenza sleale a chi ha investito per svolgere questa attività in piena regola. Il software combina da una parte l’attività di segnalazione del cittadino e dall’altra fornisce un aiuto nel controllo degli annunci posti sulle piattaforme di booking online.

“Troppe le strutture fantasma – ha detto l’assessore al turismo Francesco Picarella – che fanno concorrenza sleale. Questo nuovo strumento permette di comparare le presenze di soggetti che offrono ospitalità on line, parzialmente o totalmente sconosciuti agli organi amministrativi”.

Il software denominato “Staytour map control”, oltre alle funzioni di calcolo dei pernottamenti, agevolerà il Comune nelle operazioni di contrasto alle tipologie di evasione o di elusione delle tasse in quanto permetterà l’associazione delle strutture con le relative inserzioni on line, anche tramite geolocalizzazione. Il software è in grado di compiere il censimento delle inserzioni on line, con scansione ed analisi dei dati estratti sui principali portali on line, come Airbnb e Booking.com.

Soddisfazione è stata espressa daio vertici del Distretto Turistico Valle dei Templi a favore del software “Staytour map control”. “Questo sistema – ha commentato l’amministratore della DMO, Fabrizio La Gaipa – permetterà di garantire la legalità, il controllo e la qualità del servizio offerto ai turisti dalle strutture ricettive. Tutte le attività saranno messe a sistema, rispetteranno le regole e saranno nelle condizioni di competere alla pari, escludendo indebiti vantaggi. L’assessore Picarella con questa iniziativa ha dato seguito concretamente al proposito a suo tempo espresso di mettere ordine al comparto”.

Plauso anche da parte dell’associazione “Agrigento Extra” che coinvolge gli imprenditori del settore extra-alberghiero. “Abbiamo appreso – ha detto il presidente Giovanni Lopez – che il Comune ha fatto implementare il software dedicato alla tassa di soggiorno; software che adesso, oltre le sue funzioni native, permetterebbe di far venire a galla il sommerso del mondo dell’accoglienza informale. Ma dal nostro punto di vista non si tratta solo di riuscire a recuperare le somme dovute: è vero che, attraverso questo sistema software, l’amministrazione stima sicuramente di incassare cospicue somme, tanto quanto è cospicuo il numero delle strutture fantasma o pseudo tali. Ma noi vediamo altri risvolti positivi: la concretezza d’intenti di un soggetto istituzionale che, tra gli altri compiti, ha anche quello di vigilare sulle attività produttive, incluse quelle turistiche; e vediamo anche un tipo di attività di forte sensibilizzazione alla legalità che induca gli operatori del settore, a ragion veduta, alla regolarizzazione delle proprie attività turistico-ricettive, a tutela dell’intero comparto”.

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