Nonostante i dati incoraggianti per il 2011, in Sicilia, permangono alcuni elementi di criticità. Lo ha rilevato Maurizio Giannone, funzionario dell'Osservatorio Turistico regionale spiegando che la Sicilia soffre sul versante del mercato estero. Rispetto al 2009 secondo i dati forniti dalla Banca d'Italia – ha detto Giannone – gli arrivi di stranieri sono calati del 9,4% e le presenze del 22%. In calo anche la spesa degli stranieri: meno 10% e del 29,4% rispetto al 2006". Giannone ha anche annunciato che l'assessorato, coi fondi del Po Fesr 2007/13, ha emanato un bando per la misurazione dell'appeal della Sicilia sui mercati internazionali i cui primi risultati si avranno a settembre.
Inoltre, l'isola, negli anni scorsi, ha sofferto anche del calo delle presenze di visitatori nei siti culturali dell'isola, pari al 4,1% tra il 2009 e il 2010, pur con un aumento degli incassi del 9,2%. Tra gli altri dati annunciati quelli che riguardano le strutture ricettive: nel 2010, rispetto all'anno precedente, sono aumentate le strutture alberghiere del 3,2%, mentre quelle extralberghiere sono calate del 19,6%. I posti letto sono aumentati del 4,3% nel settore alberghiero, mentre sono scesi del 10,9% in quello extralberghiero. Un comparto, quest'ultimo, dove spicca il dato dei bed and breakfast, che sono il 50% della ricettività extralberghiera, aumentati, dal 2005 all'anno scorso di quasi l'87%, con una crescita del 90% dei posti letto. In aumento, dell'8,9% il movimento dei passeggeri negli aeroporti siciliani, con il 20% di provenienza internazionale (il picco a Trapani, con il 40%). Per quanto riguarda il settore crocieristico, la Sicilia si attesta all'11% del movimento nazionale.