Il turismo sostenibile nelle isole dell’Unione Europea: proposte operative

Si è svolta a Lipari, il 24 e 25 maggio, la conferenza “Il turismo sostenibile nelle isole dell’Unione Europea”, organizzata da Federalberghi Isole Eolie in collaborazione con l’Observatory on Tourism for Islands Economy (OTIE), in occasione dell’anno europeo delle isole 2024.

Un evento, patrocinato dall’assessorato regionale al Turismo, dall’Assemblea Regionale Siciliana e da URAS Federalberghi Sicilia, con due giorni intensi e ricchi di spunti, prospettive, riflessioni e soprattutto di molteplici proposte operative da parte dei tanti relatori intervenuti, in un proficuo scambio tra istituzioni, mondo accademico e operatori del settore.

Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, nel suo intervento iniziale ha rimarcato come il turismo non sia un comparto stagno ma necessiti di un impegno trasversale che coinvolga tanto i diversi assessorati quanto il parlamento siciliano. Si è detto molto interessato a ricevere i risultati del convegno affinché possano diventare proposte concrete per l’Assemblea Regionale Siciliana.

Il vicensindaco e assessore al Turismo del Comune di Lipari, Saverio Merlino, ha rimarcato come l’arcipelago eoliano proprio di recente si sia dotato di un Piano strategico per lo sviluppo sostenibile.

Il sindaco di Malfa, Clara Rametta, ha richiamato il percorso avviato per l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Salina, senza mancare di mettere il dito nella piaga dei collegamenti marittimi, quale svantaggio principale nello sviluppo turistico delle Eolie.

Giovanni Ruggeri di OTIE, nel presentare il report sul turismo sostenibile nelle Isole Europee ha rimarcato come le piccole isole italiane – nonostante le maggiori tutele introdotte con la modifica dell’articolo 119 della Costituzione – dal confronto con le isole spagnole, portoghesi, greche e francesi, risultino ancora svantaggiate in termini di trasporti, fiscalità, approvvigionamenti, tariffe sui prodotti e costi delle forniture. “Se le politiche economiche e turistiche per le isole italiane – ha spiegato – non saranno equiparate a quelle degli altri Stati, rischiano di diventare poco competitive, creando una disparità territoriale tra le isole di diversi paesi”.

George Asonitis, in rappresentanza della Rete delle Camere Insulari dell’UE (INSULEUR), ha trattato le opportunità esistenti e future per le PMI turistiche e le Associazioni che le rappresentano di partecipare a progetti di finanziamento europei, in particolare per la loro transizione digitale, gestione energetica e dei rifiuti, economia circolare, ecc. Ha, quindi, presentato le buone pratiche del progetto GReco-islands recentemente lanciato dal governo greco, che mira a trasformare tutte le isole greche in isole verdi adottando un approccio olistico.

Marco Platania, dell’Università di Catania, ha sottolineato come nel sistema eoliano, il turismo sia un asset fondamentale e di come sia cruciale organizzare meglio questo settore per garantire maggiore resilienza al territorio. “La governance turistica, insieme a formazione, conoscenza dei mercati, promozione e progettazione di infrastrutture e servizi, rafforza la sostenibilità dell’industria turistica, permettendole di affrontare le sfide future”, ha dichiarato.

Il Julian Zarb, dell’Università di Malta, ha stimolato l’avvio di quello che lui definisce le tre R della Ripresa: Riflettere, Rinnovare e Ripristinare. “Invito – ha detto – il governo, le autorità, le imprese e tutta la comunità a considerare queste fasi come checklist e linee guida per sviluppare strategie e politiche a lungo termine per un’attività turistica in un diverso mondo post COVID. Queste strategie e politiche dovrebbero seguire un approccio integrato alla pianificazione e richiedere una consultazione costante e continua con tutti i principali stakeholder”.

Calderon Vazquez dell’Università di Malaga ha discusso l’importanza del turismo sostenibile rispetto al turismo di massa, focalizzandosi sulle Isole Baleari, sottolineando come questo sia essenziale per preservare le risorse ambientali e culturali, garantendo esperienze positive per le comunità locali. Calderon ha evidenziato le sfide e le contraddizioni del turismo nelle Baleari, un esempio chiaro di come un turismo non regolamentato possa portare alla distruzione del paesaggio e a problemi sociali ed economici. Ha ribadito la necessità di una pianificazione integrata e di una consapevolezza crescente per evitare la “turismofobia”.

Raffaele Scuderi, dell’Università Kore di Enna, ha rimarcato come la svolta green dell’Unione Europea coinvolga anche il settore turistico, con una crescente domanda di sostenibilità. “Tuttavia, per le isole – ha evidenziato – la transizione verso un turismo sostenibile deve essere graduale per non compromettere le economie locali. È essenziale un coinvolgimento partecipato di tutti gli attori del settore per mantenere la resilienza economica del turismo”.

Christian Del Bono di Federalberghi e Islands of Sicily DMO ha evidenziato come i prossimi 3-5 anni siano cruciali per le imprese e le destinazioni turistiche tanto per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità stabiliti da Agenda 20-30 quanto per aumentarne il valore e il grado di competitività e di come sia necessaria una regia in grado di coordinare e ottimizzare le ricadute. Ha quindi evidenziato l’importanza del ruolo delle DMO, chiedendo di lavorare a una modifica della legge sul turismo in Sicilia e all’avvio di meccanismi che consentano di condividere impegni e strategie nelle politiche di promozione territoriale.

Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale al Turismo Elvira Amata: “durante la Conferenza per l’Anno Europeo delle Isole, ho raccolto contributi significativi che hanno evidenziato l’importanza del turismo sostenibile per le isole. Sono convinta della necessità di azioni specifiche e ulteriori risorse per promuovere una reale condivisione territoriale che rifletta la volontà comune di tutti gli attori del settore turistico. Ho percepito un forte approccio positivo dai rappresentanti di altre isole europee, che auspico porterà all’avvio di progetti specifici per il turismo insulare”.

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