La Sicilia guarda agli Usa con il "Sicily certification program". L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale al Turismo con l’Enit e Alitalia New York, coinvolge 100 agenti di viaggio, giornalisti statunitensi e cinque tour operator americani (Costa Cruises, Globus&Cosmos, Tourcrafters e Perillo Tours). E fino al 7 novembre una delegazione americana farà tappa a Palermo, Agrigento e Taormina “per scoprire una Sicilia – dice l’assessore regionale al Turismo, Dore Misuraca – diversa da quella rappresentata da film come i ‘Soprano’ e certi prodotti hollywoodiani. La sfida è conquistare una fetta sempre più larga tra i flussi turistici americani dimostrando il grande potenziale della nostra terra". Per Therry Aucoc, vicepresidente Alitalia per il Nord America "il mercato italiano è il più grande in termini di capacità attrattiva turistica d’Europa. In quest’ottica la Sicilia ha le potenzialità per crescere e imporsi tra le tappe dei tour classici che fa il turista medio americano. Al momento le città più richieste sono Roma, Firenze e Venezia, ma lo scopo di questo progetto è far conoscere anche le città siciliane e creare nuovi itinerari". Secondo Nicola Arnese, responsabile commerciale per gli Stati Uniti dell’Alitalia "è auspicabile, sulla base di alcune stime, registrare in Sicilia, per il prossimo anno, circa 200 mila arrivi e oltre 500 mila presenze. Dati destinati a crescere". Intanto, la prossima primavera si svolgerà in Sicilia l’ottavo "Italy Symposium" promosso da assessorato regionale al Turismo ed Enit.