lunedì, 23 Dicembre 2024

Nasce il primo festival dei borghi siciliani: 300 luoghi da scoprire in due weekend

Il 2021 sarà l’anno dello SlowTourism che sta attirando l’attenzione sulle piccole comunità. La Sicilia è già avanti: è nata infatti una nuova associazione di piccoli comuni uniti sotto l’egida della Fondazione Le Vie dei Tesori, che vogliono intraprendere azioni di rigenerazione, di ripopolamento, di sviluppo sostenibile. E ha preso corpo una prima esperienza pilota, a fine estate, che fa tesoro dell’esperienza accumulata dal festival che da quindici edizioni apre e mette in rete il patrimonio culturale siciliano e non solo. E’ stato nominato un comitato scientifico presieduto dal fisico e accademico Federico Maria Butera. Due fine settimana, dunque, 28 e 29 agosto e 4 e 5 settembre, quando una sessantina di borghi apriranno i “gioielli di famiglia” in occasione di Borghi dei Tesori Fest, il primo festival dei borghi siciliani.

“Il governo regionale in tre anni ha speso 213 milioni di euro in oltre 220 interventi per la riqualificazione dei borghi siciliani. Con Terna e Enel sono stati sottoscritti investimenti per 550 milioni. Siamo intervenuti con 285 milioni su 16 mila chilometri di strade che, ricordo, sono di competenza delle ex Province o dello Stato – ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci nel corso della conferenza stampa di presentazione del Festival con i 59 sindaci e amministratori che hanno aderito alla manifestazione- . Da qualche anno, per fortuna, si registra un ritorno ai piccoli comuni, a patto però che chi torna possa trovare servizi di qualità come la banda larga o la guardia medica. E’ qui che si gioca la scommessa della politica: rendere attrattivi e attraenti i borghi, ma non solo per i visitatori. I due fine settimana del Festival delle Vie dei tesori sono un momento di vetrina importante, ma quando si spengono i riflettori rimangono i problemi. Una cosa è il borgo da visitare, un’altra è abitarci. Dobbiamo puntare a entrambi gli obiettivi, perché un borgo abbandonato è un luogo poco attraente. Lavoriamo affinché l’iniziativa rimanga duratura e questi borghi consentano ai nostri figli di restare”.

“Si tratta di un’iniziativa preziosa per valorizzare il nostro territorio, offrendo la possibilità ai nostri conterranei di conoscere tesori nascosti e a chi proviene da fuori Sicilia, di immergersi nella cultura locale, attraverso visite esperienziali uniche – afferma l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina – Fare rete tra i territori è la carta vincente per offrire occasioni di sviluppo, insieme alla destagionalizzazione, una delle strategie che il governo regionale sta mettendo in campo per promuovere il brand Sicilia in campo internazionale”.

In pochissimi mesi i Comuni siciliani hanno fatto a gara per partecipare, ed è nato il Festival che raccoglie 59 borghi in otto province. Di tutti è stato fatto un censimento dei tesori che saranno aperti alle visite. Oltre 500 giovani dei territori saranno formati all’accoglienza e alla narrazione dei tesori. Intorno ai luoghi, i borghi si accenderanno di tour ed esperienze speciali.

Ai Borghi dei Tesori inoltre è legato a doppio filo un altro nuovo progetto della Fondazione che si chiama “Ho scelto il Sud”, un network di coloro che sono rientrati al Sud, all’esodo. Con loro i “resistenti” che non se ne sono mai andati costruendo opportunità e di coloro che, nati altrove, hanno scelto il Sud come luogo di elezione. Il progetto, cui collaboreranno anche l’associazione Southworking e la rete Rifai-Giovani delle aree interne, punta a costruire un network tra tutte queste energie, un network di straordinari ambasciatori di un Sud produttivo, creativo, non assistito, a volte eroico. Che costituiscono un grandissimo potenziale di innovazione. A battezzare il progetto è stato Mario Incudine, che ha composto un pezzo dal ritmo trascinante, dedicato a questa Sicilia orgogliosa. Ed è stato presentato il primo video sul progetto, racconto di Fuoririga di alcune storie di successo di chi è andato e poi tornato; di chi ha scelto di restare e di chi da fuori, ha eletto la Sicilia a sua terra.

Borghi dei Tesori Fest avrà un unico coupon valido per tutti i circa trecento luoghi – una media di cinque siti per ciascun borgo – che apriranno le porte. Come nel Festival delle città, un coupon da 18 euro varrà per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite: saranno donazioni che i visitatori faranno per sostenere il progetto. I coupon saranno disponibili sul sito www.leviedeitesori.com/borghideitesori e in un infopoint in ciascun borgo.

Una preview del Festival sarà il 15 e 16 luglio quando i visitatori potranno scoprire il fortino di Mazzallakkar, a Sambuca di Sicilia (nella foto): ricomparso come per magia dalle acque del lago Arancio, era andato sommerso con la costruzione della diga e la realizzazione del lago Arancio. Ora c’è un progetto di valorizzazione che coinvolge l’azienda Planeta, la cui cantina Ulmo si trova proprio sulle sponde del lago, di fronte Mazzallakkar. Sarà possibile partecipare a visite guidate e degustazioni sulla riva del lago.

Ecco l’elenco dei 59 BORGHI DEI TESORI

AGRIGENTO: Bivona, Burgio, Caltabellotta, Naro, Sambuca, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina.

CALTANISSETTA: Butera, Montedoro, Sutera, Vallelunga Pratameno.

CATANIA: Licodia Eubea, Militello Val di Catania, Piedimonte Etneo

ENNA: Centuripe, Sperlinga

MESSINA: Castelmola, Condrò, Frazzanò, Graniti, Mirto, Monforte San Giorgio,

Montalbano Elicona, Roccavaldina, San Marco d’Alunzio, San Piero Patti, San Salvatore Fitalia, Santa Lucia del Mela, Savoca

PALERMO: Baucina, Blufi, Bompietro, Caccamo, Castelbuono, Castellana Sicula, Castronovo, Collesano, Contessa Entellina, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Godrano, Gratteri, Isnello, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi, Roccapalumba, San Mauro Castelverde, Vicari.

RAGUSA: Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo

SIRACUSA: Buccheri, Portopalo di Capo Passero

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