Orari apertura siti e pochi mezzi pubblici, le pecche di Trapani

I visitatori apprezzano invece le bellezze naturali e monumentali, accoglienza e cucina

Sono stranieri, soprattutto belgi, francesi, spagnoli, tedeschi e inglesi, tra i 50 ed i 75 anni, i turisti che visitano Trapani. A tracciare l'identikit del turista tipo è l'info-point del Comune di Trapani sulla base dei dati raccolti durante questo 2011.
Gli italiani provengono invece nella maggior parte dei casi da Bergamo, Pisa e Roma. Il mezzo di trasporto privilegiato continua ad essere l'aereo (74%) mentre arriva in nave il 18%, in auto il 5% e con l'auto a noleggio appena il 3%.
Ma gli operatori dell'info-point hanno anche indagati su cosa piace e non piace ai turisti di Trapani. Apprezzano il clima e il mare, le bellezze naturalistiche, monumentali, storiche ed artistiche del territorio, la cucina e l'accoglienza e i siti di Segesta e Selinunte, Erice, le Egadi e le Riserve Naturali.
Ma sono tante ancora le carenze riscontrate: dalla difficoltà di muoversi con autobus o treni, agli orari di apertura dei principali musei e delle chiese, dalla difficoltà per raggiungere la riserva dello Zingaro o il parco archeologico di Segesta con i mezzi pubblici o le saline di Trapani e Paceco. Altre lamentele riguardano la chiusura degli stabilimenti balneari ad ottobre, nonostante il bel tempo, l'assenza di piste ciclabili, bagni pubblici, ostelli e aree di sosta per i camper, la mancanza di guide ed accompagnatori per il tour della città e delle chiese e di personale che parla inglese, e infine la mancata apertura in orario continuato di negozi e supermercati.

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