martedì, 26 Novembre 2024

Quando l’operatore turistico sale in cattedra: il caso del prof Ruggieri

(di Toti Piscopo) Da giovane rampollo di una illustre famiglia palermitana di agenti marittimi prima e di operatori turistici, da qualche giorno è professore associato e titolare della cattedra di Economia del Turismo all’Università degli Studi di Palermo. È questo il caso di Giovanni Ruggieri che ha conseguito la laurea in Economia con una tesi “Sull’impatto economico del turismo nell’economia siciliana”, coordinata dal Prof. Antonio Purpura. Dopo oltre dieci anni di attività nel settore del turismo, ha conseguito il titolo di agente marittimo e quello di agente di viaggio, il brevetto di pilota di areo, di comandante di navi da diporto, svolgendo attività di tour operator incoming e outgoing, e nel settore dei trasporti con iniziative innovative.

Dopo tanti anni di attività pratica, arriva la scelta convinta e determinata di ritornare al suo percorso universitario, con lo spirito dell’esploratore e la forte volontà del ricercatore. Un mix che lo porta a maturare forti esperienze alla Bocconi, alla Cà Foscari, al centro studi turistici, non solo per arricchire il proprio bagaglio culturale ma per meglio conoscere il mercato, le esigenze delle imprese e le nuove sfide del settore. Come professore associato, continua l’impegno di Giovanni Ruggieri per l’alta formazione universitaria sul turismo e sulle economie e le industrie ad esso collegate.

Come Dottore di ricerca entra all’Università di Palermo e istituisce, nel 2004, insieme ai Professori Antonio Purpura, Francesco Andria, Giuseppe Bavetta e Vincenzo Fazio il primo corso di laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici (EGEST). Insieme agli allievi del corso di laurea sperimenta nuovi modelli di comunicazione ed insegnamento, che riscuotono un alto gradimento da parte dei giovani allievi, ai quali riesce a trasferire anche spirito di positività ed iniziativa.

In quest’ultimo quinquennio ha contribuito, insieme ai professori Fabio Mazzola, Stefano De Cantis e Diann Newman, all’istituzione del corso di laurea magistrale in Tourism Systems and Hospitality Management, con la Florida International University di Miami. Professori dalla Spagna, dagli USA, dal Vietnam da Croazia, Giordania, e dalle Isole Canarie, Baleari e da Malta, collaborano sulla ricerca e sull’alta formazione, offrendo una preparazione internazionale. Oltre 400 sono le richieste di iscrizione a questi corsi e, come dichiara il prof. Ruggieri, “l’Isola della Sicilia e i suoi arcipelaghi sono sempre di più polo di attrazione per l’alta formazione internazionale dei giovani nel turismo”.

L’Università degli Studi di Palermo è leader nella formazione universitaria, con oltre tre corsi di studi, di cui le lauree triennali in turismo territorio e management presso il campus di Palermo ed il polo universitario a Trapani ed i campus i Malaga e della Florida International University.

“Obiettivo è quello di creare economie aggiuntive e provenienti dall’esterno e che si concentrano nelle isole mediterranee – spiega Giovanni Ruggieri – mantenendo principi di sostenibilità e sempre più centrati su un modello di sviluppo basato sulle comunità, sulle relazioni umane più che industriali e sulla caratteristica di essere isola. La risorsa scarsa in Sicilia sono i futuri professionisti, che insieme ad imprese ed università si dovranno formare. Stage, tirocini all’ estero, borse di studio, doppi titoli universitari in America, in Europa, classi con studenti internazionali, docenti internazionali che insegnano in Sicilia, sono i fattori critici di successo di questo progetto, che oggi è al quarto anno di sperimentazione. Non possiamo aspettare il futuro – conclude Ruggieri – ma occorre prepararlo, seguendo percorsi di eccellenza e per questo motivo è irrinunciabile investire sui giovani siciliani ed europei, che con motivazione ed entusiasmo accettano la sfida di un nuovo turismo insulare e Mediterraneo”.

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