Siracusa, Bono: dopo 3 anni cambiamo rotta sul turismo

Al lavoro per le nuove strategie della cabina di regia. E si ripensa anche al ruolo delle fiere

In un anno, dal 2010 al 2011 gli arrivi nella provincia di Siracusa sono passati da 317 mila a oltre 326 mila. Merito anche della Cabina di Regia per il Turismo attivata dalla Provincia più di tre anni fa ma che oggi ha bisogno di un restyling. Ne è convinto Nicola Bono presidente della Provincia nonché ideatore e coordinatore della cabina di regia.
"Abbiamo ottenuto non pochi risultati – ha detto Bono nell'ultima riunione tirando le somme di oltre tre anni di attività – ma è evidente che occorre aggiornare la strategia. Ed è per ciò che chiedo a tutti gli operatori del settore, alle organizzazioni di categoria e agli enti locali interessati, di proporre formalmente nuove idee e suggerimenti da trattare nelle prossime riunioni".
Bono ha ripercorso quanto ideato e realizzato: dagli oltre 50 info-pont nelle agenzie di viaggio al primo info-point di una provincia all'aeroporto di Catania, dal ripristino delle funzioni dell'Apit presso un apposito ufficio della Provincia, al progetto Siracusa Provincia Aperta per il trasporto dei turisti nei siti di maggiore interesse culturale ed ambientale, dalla partecipazione per ben 4 volte consecutive alla Bit di Milano e per tre volte consecutive all'Itb di Berlino, al video promozionale del territorio, dalle varie pubblicazioni prodotte per l'informazione dei visitatori, all'educational tenutosi nello scorso autunno con decine di tour operator stranieri.
Ma ci sono anche le note dolenti. Bono ha puntato l'attenzione sui limiti della organizzazione turistica nel territorio. Ed ha fatto notare che "solo un operatore su circa 500 ha inserito nel suo sito aziendale la proposta dei trasporti del progetto Siracusa Provincia Aperta. Mentre solo 4 comuni di 21 lo hanno fatto". Critiche anche sulla partecipazione alle borse nazionali ed internazionali. "Solo 12 operatori siracusani – ha detto Bono – hanno partecipato alla Bit. Ed ancora meno alla borsa di Berlino dove solo tre operatori siracusani sono venuti. Eppure la Provincia ha investito ed ha supportato gli stessi operatori. Ciò significa – ha concluso Bono – che quella delle partecipazioni alle borse, dove nonostante tutto sono stati migliaia i contatti nei nostri stand, non è la strada che possiamo continuare a percorrere. Occorre rivedere la strategia come occorre fare un salto culturale e professionale, specie sul versante degli operatori che devono capire l'importanza degli investimenti ed anche della capacità di associarsi per migliorare la loro offerta ricettiva. Vanno anche utilizzate le nuove tecnologie come internet, ma ciò è subordinato alla presenza di un prodotto turistico e di una rete di servizi a livello locale. Come anche il territorio e gli enti interessati devono decidere come organizzarsi con i Distretti Turistici, una istituzione strategica per la quale però si registrano importanti defezioni da parte dei Comuni".

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