No ad un "balzello" profondamente ingiusto e anacronistico. Nel corso della riunione del 27 aprile 2011, i rappresentanti dell'Associazione Albergatori di Taormina e di Confindustria Alberghi e Turismo, hanno ribadito la loro contrarietà alla tassa di soggiorno, prevista dal decreto legislativo n. 23 del 14.03.11, anche considerato l'attuale stato di crisi che coinvolge il comparto turistico e, ultimamente, anche la crisi libica.
Secondo gli albergatori, infatti, le tariffe per il 2011 sono già state definite, i contratti con i tour operator stipulati, le prenotazioni già confermate, cosicché l'onere della tassa sarebbe esclusivamente a carico delle strutture ricettive, con inevitabili conseguenze sull'indotto e sul sociale. Inoltre, per lo stesso principio, andrebbero rinegoziati Congressi ed Eventi per il 2012 già confermati, che si rischierebbe di perdere per destinazioni più concorrenziali.
"Si tratta di una misura iniqua che grava pesantemente su un comparto già duramente colpito dalla crisi attuale e che, quotidianamente, fa i conti con la cattiva gestione delle risorse e dei servizi pubblici a livello locale" sostengono Sebastiano De Luca, presidente Confindustria Alberghi e Turismo e Pancrazio Vinciguerra, vicepresidente Associazione Albergatori Taormina.
Tale linea è pienamente condivisa dall'Associazione Albergatori di Giardini Naxos, da Federalberghi Letojanni – Forza D'Agrò e dalle strutture ricettive di Giardini Naxos, di Letojanni, e della Riviera Jonica aderenti a Confindustria Alberghi e Turismo, come pure da diverse località turistiche siciliane, in primis Agrigento.
Dunque, gli albergatori auspicano un confronto con l'amministrazione per concordare un eventuale cammino programmatico finanziario congiunto che serva a migliorare la città e la qualità dei servizi e che preveda da una parte l'introduzione graduale della tassa di soggiorno dal 2013 – adeguatamente regolamentata come tassa di scopo e inserita nel bilancio preventivo comunale – e dall'altra l'impegno immediato dell'amministrazione ad un piano di austerity, al taglio delle spese superflue e a un impegno per il recupero del sommerso.