Taormina risente della crisi, gli stranieri la disertano

Nei primi due mesi del 2009 perse 6.053 presenze, di cui 4.988 straniere

La recessione economica internazionale pesa fortemente sull’arrivo dei flussi turistici a taormina, soprattutto di quelli stranieri. A gennaio e febbraio di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2008, sono andate perse 6.053 presenze. Complessivamente, tutte le strutture ricettive, tra alberghi e B&B, hanno denunciato 25.040 pernottamenti contro i 31.093 dell’anno scorso. In pratica il calo di presenze è del 19,47% e solo negli alberghi è del 18,96%. C’è da considerare però che il calo interessa quasi esclusivamente gli stranieri (-4.988). Per quanto riguarda la clientela italiana, invece, il calo è stato di soli 770 pernottamenti. Ciò vuol dire che a Taormina si stanno evidenziando tutti i problemi legati alla recessione economica internazionale. Sono, infatti, in calo i tedeschi (-23,45%), gli statunitensi (-19,66%), i giapponesi (-35,21%), gli inglesi (-14,66%). Vuol dire, quindi, che la crisi si sta facendo sentire in tutti i Paesi che rappresentano, per Taormina, tradizionali bacini di grande interesse. Numeri irrisori invece dai cosiddetti mercati emergenti, sui quali al momento non sono in corso promozioni particolari, e che dunque non possano colmare le perdite. Un esempio per tutti: la Cina ha prodotto, tra gennaio e febbraio, 79 presenze; l’India 28; la Russia 383.
Infine, un ultimo dato: gli alberghi 5 stelle e di lusso sinora hanno perso il 10,29% della loro clientela, i 4 stelle sono a -5,39%. I cali negli alberghi meno quotati sono da considerare fisiologici perché interessano la clientela meno abbiente, quella che sta subendo più pesantemente gli effetti della crisi economica internazionale.
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