Arriva la tassa di soggiorno anche ad Agrigento

La giunta comunale di Agrigento ha deliberato l’applicazione della tassa di soggiorno, approvando anche le tariffe. Tre le fasce previste: si andrà da uno a tre euro. L’amministrazione si era “rassegnata” a far partire la tassa di soggiorno dal gennaio del 2018, ma grazie alla legge di stabilità del 21 giugno scorso è stato eliminato il blocco, imposto ai Comuni, di istituire nuove tasse.

E così la tassa entrerà in vigore già il 15 luglio ed i proventi si potranno utilizzare solo per iniziative determinate: è, infatti, una tassa di scopo. Nella prima fascia, dove si pagherà un euro, rientrano alberghi ad una o due stelle, affittacamere, casa vacanze, residence ed agriturismi, camping e villaggi turistici. Nella seconda fascia, dove si pagherà 2 euro, rientrano B&B, alberghi e residence a tre stelle. In terza fascia, infine, – dove si pagherà 3 euro – rientrano alberghi a 4 o 5 stelle.

Immediata la reazione di Confesercenti. “E’ una decisione – sottolinea il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina – che non nasce dall’esigenza di reperire risorse da mettere a disposizione del settore turistico per migliorare l’attrattività della città in termini di servizi a chi soggiorna ad Agrigento, bensì una scelta necessaria per fare cassa e offrire ristoro alle casse comunali. Il tutto deciso senza consultare le associazioni di categoria”.

Anche Francesco Picarella di Federalberghi si mostra deluso e preoccupato soprattutto visto che la nuova tassa entrerà in vigore già dal 15 luglio. “Le prenotazioni e le trattative fatte per il periodo estivo non tenevano conto della tassa di soggiorno. Dovremo adeguarci ed evidentemente non faremo una bella figura con tour operator, agenzie ed anche prenotazioni individuali, visto che la programmazione era stata fatta su basi diverse. Ma non sono solo i tempi ad essere sbagliati. Inoltre, l’imposta di soggiorno è una tassa iniqua che va a penalizzare chi sceglie di pernottare ad Agrigento e non intacca invece, il cosiddetto turismo mordi e fuggi, che passa dalla nostra città, usufruisce degli stessi servizi, ma poi decide di andare a pernottare altrove”.

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