venerdì, 29 Marzo 2024

Unioncamere, a Palermo il turismo stenta

Mondello: “Con il balneare puntare anche su congressuale e cultura”

Combinare il turismo balneare con il congressuale e il culturale per far crescere il turismo a Palermo. Questa, secondo il presidente nazionale di Unioncamere, Andrea Mondello, la soluzione per far decollare il settore nel capoluogo siciliano alla luce dei dati emersi da un’indagine condotta su Palermo e provincia, realizzata dalla Camera di commercio e dall’istituto “Tagliacarne”. Secondo i dati, il turismo rappresenta a Palermo il 3% del valore aggiunto contro il 5% di quello medio nazionale. Inoltre, dei 28 miliardi di euro che ogni anno i turisti stranieri spendono in Italia solo lo 0,9% “ricade” sul territorio palermitano. “Un valore basso – si legge nel report – se si considera che l’incidenza degli arrivi stranieri sul totale è piuttosto consistente: il 38,6%, agevolata dalla presenza di un aeroporto internazionale e da un scalo portuale che negli ultimi anni hanno potenziato i flussi di passeggeri”. Per Mondello, che ha presentato i dati dello studio con il presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg, “il turismo dovrebbe essere un obiettivo strategico per lo sviluppo di un capoluogo come quello palermitano che invece stenta a decollare. Si potrà parlare di crescita solo quando i vari settori cominceranno a cooperare per fornire un servizio di alta qualità e più concorrenziale rispetto ai competitors del Mediterraneo”. Ma per Mondello “è fondamentale l’aiuto dello Stato che deve dimostrare di credere anche nello sviluppo delle realtà locali”.

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