Il ‘mordi e fuggi' è una vera piaga per Agrigento. Su circa 4 milioni di arrivi stimati in un anno in tutta la Sicilia, solo una percentuale vicina al 5% interessa le strutture ricettive turistiche della città dei Templi e, in media, non più di un giorno e mezzo. Eppure ogni anno circa 650 mila sono i visitatori della Valle dei Templi. E così per tentare di frenare il fenomeno e soprattutto per realizzare un progetto per un turismo responsabile, Salvatore Moncada, presidente della Fondazione Agireinsieme nonché ceo di Moncada Energy Group, ha coinvolto gli esperti del Crest, Center For Responsible Travel, centro di ricerca con sede a Washington Dc e alla Stanford University. Primo passo, un'analisi delle prospettive turistiche ed economiche del territorio. E così già da sabato i ricercatori americani si trovano ad Agrigento per valutare direttamente i punti di debolezza del sistema e per incontrare il sindaco Marco Zambuto, gli stakeholder locali, i dirigenti scolastici degli istituti ad indirizzo commerciale-turistico e alberghiero e molti altri operatori del settore.
"Secondo la filosofia del turismo sostenibile – afferma Moncada – Agrigento e gli agrigentini dovranno divenire i protagonisti di uno sviluppo turistico ed economico del territorio perché altrimenti rischiano di rimanere per sempre semplici spettatori di devastanti flussi turistici, che lasciano soltanto rifiuti e liquidi organici, a fronte di un ticket di ingresso di 10 euro, e non rappresentano alcuna fonte di ricchezza per la città".