Vito Armetta detto ‘Vito San’ va in pensione al grido di ISSA

Dall’89 entra in Toboggan Viaggi di Palermo. La lascia ora con un fatturato di 15 mln

Vito Armetta, animatore e direttore tecnico della Toboggan Viaggi di Palermo, è da qualche mese andato in pensione e dopo essersi rigenerato, e forte della sua rinnovata carica di simpatia, è venuto a farci visita nella nostra redazione. A Travelnostop ha voluto affidare, non solo i suoi ricordi, ma anche i saluti ed i ringraziamenti per quelli che lo hanno collaborato in questi anni che considera "esaltanti".
Una vita normalmente esemplare iniziata all'età di 10 anni come apprendista fornaio nella borgata marinara di Mondello, continuata come apprendista elettricista, poi giardiniere ed in seguito apprendista barman al Baretto di Mondello, dove arriva a guadagnare le prime 100 lire al mese, base insospettabile di una capacità manageriale che ha avuto il suo culmine proprio alla Toboggan che ha raggiunto un fatturato di circa 15 milioni di euro.
L'approccio con il mondo del turismo avviene con l'iscrizione all'I.T.T  per il Turismo a cui approda dopo una bocciatura cercata all'istituto Crispi di Palermo. Da lì un'escalation con la prima esperienza all'Hotel La Botte (oggi Hotel Tiziano) e poi l'Hotel dei Pini di Porto Empedocle. Nel 1974 approda a Città del Mare ad appena 24 anni, prima turnante, poi capo ricevimento ed infine direttore fino all'88. Dall'89 prende in carico la Toboggan, allora di Città del Mare, con sede a Terrasini dopo che il mitico Franco Fulgenzi, lascia il Gruppo.
Il passaggio dal settore alberghiero puro a quello commerciale e di programmazione lo gasa ancor di più, riuscendo a capitalizzare le prime esperienze positive maturate anche da animatore a una innata e naturale simpatia che, insieme alla conoscenza di 6 lingue ed una vita professionale rigorosa, gli facilita l'approccio e la penetrazione nei mercati internazionali. Un carisma made in Sicily che trasferisce in tutti i suoi brindisi all'insegna dell'…issa, un augurio mutuato dal linguaggio dei rais che guidano la mattanza e che, nel linguaggio e descrizione di Vito Armetta, diventa beneaugurante e caratteristico in occasione  delle cene con i gruppi che accompagna, o quelle di lavoro con colleghi, giornalisti, opinion leader, in cui riesce ad essere mattatore del turismo siciliano.
E l'…issa risuona anche a Tokio, insieme al  presidente della Jal Park e proprietario della Jal, con cui suggella un rapporto di collaborazione, che in 22 anni  genera l'arrivo in Sicilia di circa 50.000 giapponesi  con una media di 6 pernottamenti. Vito Armetta viene così poco alla volta definito Vito San e nel tempo definito "no problem all solution". Ed il mercato giapponese è la sua punta d'orgoglio, insieme a quello americano e canadese, mentre rimane il più difficile quello israeliano.
Una grande soddisfazione? "Aver ricevuto da quando sono andato in pensione  – dice l'emozionato Vito San – 27 proposte di lavoro. Segno di apprezzamento e stima di cui sono grato a tutti. Ma oggi, l'ultimo atto sarà vendere anche le mie azioni  della Toboggan, proprio per chiudere con il mondo del lavoro attivo. Nessun rimpianto – conclude Armetta –  se non il piacere di aver riconquistato la libertà e la piena disponibilità del tempo da dedicare intanto alla famiglia e poi al piacere della vita, dall'agricoltura alla bicicletta, al piacere del mare con pesca e nuoto, e poi l'amore di sempre: continuare a viaggiare".

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