Rassicurazioni sulle criticità che gli operatori turistici stanno affrontando a causa dell’incendio scoppiato all’aeroporto di Catania, ma anche sui pagamenti delle fatture emesse per il See Sicily sono arrivate nel corso dell’incontro tra i rappresentanti di Fiavet Sicilia, Sicindustria Palermo, Assoturismo con l’assessora regionale al Turismo Elvira Amata.
Il pagamento delle fatture viene considerato un’assoluta priorità dall’assessore e dall’Ufficio di Gabinetto e tutto l’arretrato sarà smaltito in tempi relativamente brevi. Inoltre, è stato confermato che l’operazione See Sicily si concluderà il prossimo 30 settembre, come previsto, anche se non si esclude, visti i risultati raggiunti, che possano essere attuate altre operazioni parallele.
Analogo impegno da parte di Elvira Amata anche sul fronte promozionale dopo che le imprese turistiche hanno sostenuto l’assoluta necessità di sviluppare azioni mirate senza escludere un possibile coinvolgimento de ministero del Turismo dopo che nei giorni scorsi Daniela Santanchè si era impegnata a stanziare 10 milioni di euro per un possibile ristoro ai turisti.
“Non ce la facciamo più – dice Pietro Triolo, tour operator catanese – ingenti danni economici continuano a massacrare le imprese del turismo. Le disdette si moltiplicano e non solo quelle sotto data ma a lungo termine e i passeggeri sono allo stremo. Gli imprenditori turistici sono disperati. Un TO inglese ha deciso di riprogrammare sulle Canarie i voli destinati a Catania. E anche le vendite dei TO outgoing hanno avuto una flessione del 30%. Ora la Sac comincia a parlare di riapertura salvo autorizzazioni, il che significa che prima dovrannno mettere tutto a norma? Ecco la fretta delle tendopoli che non vorremo diventassero una destinazione d’uso a lungo termine. Altro che emergenza. Siamo ancora una volta gli ultimi d’Europa, un’isola da evitare come scrive il New York Times”.
Dal canto suo, il presidente di “Noi albergatori Siracusa” Giuseppe Rosano ha scritto una lettea al ministro del Turismo Daniela Santanchè: “Confidavano di annoverare il 2023 come un anno record per il turismo isolano. Ma l’incendio all’aeroporto di Catania sta compromettendo le aspettative. Ad oltre due settimane dal rogo, mancano certezze circa la piena operativa dell’aeroporto di Catania e non potendo ulteriormente tacere l’inefficienza dei gestori di Fontanarossa, incapaci di trovare adeguate soluzioni, la informo che, in aggiunta al rilevante danno di immagine, stanno arrivando annullamenti di viaggi pure per agosto e settembre. Un perdita di ricavi tutta da calcolare. Cosa sta facendo lei per porre fine al calvario che i viaggiatori stanno subendo? Un’immagine devastante quella che in questi giorni la Sicilia turistica sta veicolando a livello internazionale. Quando l’aeroporto di Catania segnerà la piena ripresa dei voli, la invito a intervenire affinché non sia troppo tardi per ulteriormente rovinare la già penosa Sicilia turistica di cartapesta”.
“Un calvario senza fine per i passeggeri. Perdite ancora incalcolabili per le imprese. Un grave danno d’immagine per la città proprio nell’anno in cui il sistema turistico si preparava a registrare il “tutto esaurito” scrive in una nota Confindustria Catania sottolineando come
“a quasi 20 giorni dall’incendio che ha colpito l’aeroporto Fontanarossa, non ci sia nessuna certezza sui tempi dell’effettivo ripristino della completa operatività dello scalo, ma grande caos nella gestione dell’emergenza e nessuna prospettiva a breve di ritorno alla normalità”.
A spiegare come stanno le cose dietro le quinte dello scalo etneo è Antonio Belcuore, commissario straordinario della Camera di commercio del Sud-Est, che sulla sua pagina Facebook scrive: “tralascio l’incendio sulle cui cause c’è un’indagine della Procura ed è bene attenderne l’esito, ma dal 17 luglio è un susseguirsi di caccia alla streghe con la necessità primaria di trovare i colpevoli e proporli per la crocifissione immediata. Il gestore SAC, del quale parlo a pieno titolo in quanto Commissario della Camera di Commercio del Sud-est Sicilia che detiene la maggioranza delle quote, si è immediatamente attivato per utilizzare il terminal C, atteso che il terminal A è stato oggetto di sequestro da parte dell’autorità giudiziaria prima e subito dopo oggetto di bonifica da parte dell’ENAC (basti ricordare l’esperienza di Fiumicino del 2015, che rimase chiuso per oltre 9 mesi). ENAC che, come è noto, è l’ente competente a gestire i flussi aeroportuali e che ha gestito d’intesa con le compagnie aeree il trasferimento dei voli nella situazione emergenziale. Il gestore comunque si è attivato provvedendo ad installare delle tensostrutture, che oggi permettono all’aeroporto di Catania di assicurare oltre il 50% dei voli programmati… certo si opera da un terminal di dimensioni ridotte, e dunque qualche disagio è inevitabile, ma posso assicurare che la situazione, grazie all’impegno di tutti, presto tornerà alla normalità. Aggiungo che il gestore SAC ha provveduto anche a mettere a disposizione ad oggi oltre 500 pullman per il trasferimento dei passeggeri negli altri aeroporti siciliani… si sarebbe potuto fare di più? Non saprei dirlo, ma certamente si è fatto il massimo al momento realizzabile”.
Intanto trapela la notizia che molto presto potrebbe esserci un passaggio di testimone alla direzione generale dell’assessorato: Antonio Cono Catrini – che attualmente guida il dipartimento del Turismo, dello sport e dello spettacolo – potrebbe essere sostituito da Maria Concetta Antinoro, attualmente alla direzione dell’Autorità di certificazione dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea. Per la sostituzione, in ogni caso, servirà il via libera della giunta regionale che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.