Firenze, dipendenti polo mussale scrivono a Bray

“Accanto ai super qualificati giovani lasciati a vegetare sulle sedie dei musei di tutta Italia ci sono alcuni meno giovani, non meno qualificati, che trovano in una graduatoria di 'idonei’ alla qualifica di storico dell'arte anche loro lasciati a giacere sulle sedie nelle sale”. È parte del contenuto della lettera aperta al ministro dei beni culturali Massimo Bray e a Tomaso Montanari, componente della commissione per la riforma del Mibact, di alcuni dipendenti del polo mussale fiorentino, in seguito alla polemica scoppiata tra sindacati e vertici dell'ente in merito alla riorganizzazione del corridoio Vasariano.
Nei giorni scorsi lo stesso Bray è intervenuto in merito con un tweet nel quale esprimeva tutta la sua “simpatia ai lavoratori del Polo museale di Firenze impegnati per i valori della Costituzione”.
”Quando si deciderà, in maniera sensata, come e con chi si apriranno le sale dei musei – si legge nella lettera – e l'odissea di questi super qualificati avrà termine? I paladini del pubblico e della sua qualità hanno idea chi debba dettare le regole di accesso ai luoghi della cultura d'ora in poi? Dovremo contrattare con tutti? Con l'ultimo ignaro passante, con le guide, le agenzie,  gli albergatori? è questo lo Stato sovrano?”.

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