Cresce dell’8% la filiera del food ‘Made in Tuscany’

Si è chiusa a Siena la 1^ edizione di ‘Buy Food Toscana’, vetrina internazionale dedicata ai prodotti Dop, Igp e Agriqualità della regione. Oltre 50 i buyer si sono dati appuntamento nel Complesso di Santa Maria della Scala per una giornata di incontri B2B, presentazioni e cooking show con 50 aziende e 16 Consorzi e Associazioni di tutela.

La Toscana è la 9^ regione d’Italia per valore prodotto nell’ambito dell’agroalimentare a indicazione geografica: 111 milioni di euro, escludendo il comparto del settore panetteria e pasticceria, che potrebbe portare il totale a 130 milioni di euro (stime di Ismea per BuyFood). Nel complesso i 31 prodotti Dop, Igp e Agriqualità della Toscana fanno registrare un aumento dell’8% del valore nell’ultimo anno.

Complessivamente il settore agroalimentare toscano genera un valore aggiunto di 3,5 miliardi di euro, pari al 6% del totale nazionale, impiegando circa 74mila occupati, pari al 4,4% del totale della regione. Di questi, circa 13.390 persone lavorano nella filiera dei prodotti certificati.
I due comparti della filiera a indicazione geografica certificata in cui il ruolo della Toscana è più rilevante a livello nazionale, escluso l’universo del vino, sono l’olio (18 milioni di euro, 11mila produttori, 68mila ettari coltivati) e le carni fresche (12,4 milioni di euro, 722 allevamenti, 5.650 capi bovini, 11.700 capi ovini e poco meno di 8.000 capi suini). Anche nel settore dei prodotti derivati dalla lavorazione della carne – come i salumi – la Toscana (50 milioni di euro) trova un suo rilevante collocamento, posizionandosi al 5° posto in Italia, dietro alle regioni del Nord.

Il gruppo dei 50 buyer insieme ad alcuni giornalisti di testate nazionali, hanno preso parte a una serie di tour personalizzati alla scoperta dei territori che danno origine ai prodotti in degustazione.

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