Alitalia, stop ad alcune rotte da Pisa e scatta la polemica

Da fine marzo Alitalia abbandonerà alcune destinazioni servite da Pisa perché poco remunerative. Immediato l’allarme lanciato dalla Confcommercio locale sottolineando che “è una mazzata per il turismo” e la conferma “dei timori di un forte ridimensionamento del Galilei dopo la fusione con  Firenze”.  

Toscana Aeroporti, società di gestione unica dei due scali toscani, respinge le accuse e assicura che le destinazioni lasciate scoperte da Alitalia saranno servite da altre compagnie lasciando di fatto inalterato la situazione per i passeggeri che scelgono di volare da Pisa.

I collegamenti interessati sono quelli tra Pisa e Catania, Tirana, Praga e Berlino.
Toscana Aeroporti precisa anche che “per il collegamento Pisa-Mosca, operato da Alitalia nel 2015 con 3 frequenze settimanali da giugno a metà settembre, restano in corso le trattative con il vettore e che i voli su Roma (4 voli giornalieri) e Olbia (4 frequenze settimanali nel periodo luglio-settembre) continueranno a essere regolarmente operati da Alitalia”.

“La potenzialità del mercato e la capacità attrattiva del sistema aeroportuale toscano hanno consentito di mantenere la continuità operativa senza determinare alcuna interruzione di servizio sulle destinazioni attualmente operate dallo scalo pisano da Alitalia – precisa nota Toscana Aeroporti – Il collegamento Pisa-Catania – spiega la società – sarà effettuato da Ryanair dal primo aprile con un volo giornaliero, il collegamento Pisa-Tirana, già operato attualmente anche da BluPanorama con 3 frequenze settimanali, sarà incrementato dallo stesso vettore a partire dal 28 marzo con 4 frequenze settimanali aggiuntive offrendo quindi un volo giornaliero, il collegamento Pisa-Praga sarà operato dal 3 maggio dalla Czech Airlines e il collegamento Pisa-Berlino, già attualmente operato da EasyJet con 3 frequenze settimanali, sarà effettuato con altrettante frequenze settimanali anche da Ryanair dal primo aprile”.

Non è soddisfatta Confcommercio di Pisa “Mentre il Comune pisano favoleggia la costruzione di una fantomatica cittadella aeroportuale con inutili nuovi mille posti letto – attacca il direttore Federico Pieragnoli – il turismo locale si lecca le ferite di una decisione che ha ripercussioni negative e durature per l’intero settore e i nostri timori sui rischi di uno smantellamento dell’aeroporto di Pisa dopo l’improvvisa fusione con Firenze e l’allungamento della pista, trovano oggi una drammatica conferma”.

Di “preoccupazione del tutto infondata” parla invece l’ad di Toscana Aeroporti, Gina Giani, secondo la quale “è un peccato che alcuni settori del tessuto economico pisano non si vogliano rendere conto della portata dell’operazione che è stata fatta con la fusione e di quanti benefici stia portando e porterà: è finito il tempo delle strumentalizzazioni politiche e delle guerre di campanile”. 

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