Funerali in S.Croce per il ristoratore suicida, lunedì sit-in di protesta

Attimi di silenzio densi di commozione, poi un lungo applauso quando la bara scorre fuori dalla basilica di Santa Croce portata a spalla. Così i ristoratori fiorentini hanno salutato l’ultima volta il collega 44enne che si è tolto la vita nel suo locale, un ristorante di via Verdi.

I funerali si sono tenuti in forma privata ma all’esterno c’erano gli amici e gli altri ristoratori fiorentini, una cinquantina di persone che non ce l’hanno fatta a mancare, ed erano presenti nella piazza dove hanno scandito il nome di Luca, a voce alta. Dentro la chiesa i familiari fra cui la moglie, i due figli neanche adolescenti e il fratello Marco, socio nel ristorante.

Presente anche il portavoce del gruppo Ristoratori Toscana, un’associazione giovane ma già molto rappresentativa, Pasquale Naccari, che ha avuto un breve colloquio con la moglie del 44enne. “La moglie mi ha detto che si sono sentiti abbandonati dalle istituzioni – ha reso noto Naccari ai giornalisti -. La famiglia mi ha chiesto di far conoscere il dolore che stanno attraversando”.

Alla cerimonia era presente il sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha manifestato sin da subito la sua vicinanza alla famiglia, insieme agli assessori comunali Federico Gianassi e Cecilia Del Re. In città ci sono già iniziative per ricordare Luca.

Per testimoniare la vicinanza della categoria e della città alla famiglia, la Confcommercio Firenze ha aperto una sottoscrizione per offrire una borsa di studio ai due figli del ristoratore. La prima quota versata, 5.000 euro, è stata di Fipe-Confcommercio.

E lunedì prossimo il Gruppo Ristoratori Toscana ricorderà il collega con un sit-in davanti alla sede della Regione Toscana “per denunciare l’insufficienza di aiuti per il settore della ristorazione”.

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