Successo per la “Settimana underground”, organizzata dalla Regione nell’ambito del progetto “Toscana underground” per scoprire il patrimonio sotterraneo regionale composto da 1600 grotte, 270 chilometri di gallerie naturali e un gran numero di miniere, cave, necropoli e ricchezze nascoste nel sottosuolo. L’evento che ha condotto alla loro riscoperta si è concluso con una festa a Castell’Azzara (Grosseto). La “Settimana Toscana underground” nasce per far conoscere una Toscana meno nota e promuovere un turismo sostenibile, più lento, attento e consapevole. Sette giorni pensati per dare luce a un patrimonio sotterraneo spesso situato all’interno o nei pressi di riserve naturali e che offre molti spunti di interesse per gli speleologi, ma anche per gli amanti dell’escursionismo e del turismo ambientale in generale. Per dare visibilità ad aree erroneamente considerate minori dal punto di vista turistico, la Regione Toscana ha varato il progetto speciale Toscana underground, che raccoglie interventi per la messa in rete, la valorizzazione e la promozione di tutte le grotte, le miniere e gli ambienti sotterranei a valenza turistica.