Nell’anno del Covid crollano a Firenze i flussi turistici internazionali mentre si impenna la domanda interna con un +20% di visitatori italiani in città. È quanto emerge dai dati registrati a settembre 2020 rispetto allo stesso mese del 2019: in valore assoluto si tratta di oltre 80mila arrivi in città rispetto ai 66mila registrati a settembre 2019. Un dato in controtendenza rispetto al calo complessivo di arrivi e presenze che si attesta intorno al 62%.
“Nell’anno del Covid – ha detto l’assessore al turismo Cecilia Del Re – e del crollo della domanda internazionale, i turisti italiani sono stati protagonisti di un ritorno a Firenze che ha acceso un piccolo faro in un periodo davvero buio per l’economia cittadina legata al settore turistico. Stiamo lavorando per far ripartire il settore, puntando in particolare sul congressuale e posizionando Firenze come uno dei luoghi più ambiti a livello nazionale e internazionale quale luogo di incontro e di scambio di saperi o nuove tecniche e produzioni”.
Nel dettaglio gli arrivi a Firenze a settembre 2020 sono stati 144.918 rispetto ai 378.576 del settembre 2019, mentre le presenze si sono attestate a 385.442 rispetto a 1.026.674 dello stesso mese dello scorso anno con una variazione del 61% per gli arrivi e del 62% per le presenze. Per quanto riguarda la nazionalità, il turismo italiano fa registrare un record di arrivi con 80319 unità rispetto alle 66.841 di settembre 2019 (+20,2%), mentre calano i turisti stranieri che passano da 311.735 a 64.599 (-79%). Per quanto riguarda infine i dati della Firenze Welcome Card, sono attualmente 150 le offerte pubblicate sul sito dall’avvio del progetto a giugno scorso. La distribuzione delle aree di attività vede in testa il settore degli acquisti con il 35% delle offerte, seguito da enogastronomia (25%), strutture ricettive (21%), spettacolo e divertimento (7%) e sport e benessere (2%).