In Toscana chi affitta per oltre 90 giorni dovrà dotarsi di partita Iva

“Abbiamo cercato di dare regole perché quella del mercato degli affitti turistici è una partita che sfugge al controllo, in un settore in cui sarebbe bene che intervenisse il governo nazionale, anche perché adesso, in mancanza di regole prevale l’evasione”. E’ questo il commento del presidente della Toscana Enrico Rossi al nuovo testo unico sul turismo varato circa un mese fa dalla Giunta e che ora dovrà essere approvato in Consiglio.

“La legge regolamenta gli affitti turistici, stabilendo, per esempio, che chi affitta per più di 90 giorni in un anno, dovrà essere inquadrato nella categoria di attività imprenditoriale. La prima preoccupazione che ci ha mosso – ha detto ancora Rossi – è dover assistere alla progressiva trasformazione delle nostre città, dei nostri centri. Ormai è più conveniente abbandonare il centro storico, andare a vivere in periferia, affittare la propria casa in centro e vivere di rendita.

Una nuova forma di rendita che distrugge il tessuto sociale e la vita dei nostri centri. Sappiamo che lottiamo contro i giganti, ma con una legge seria, tutto ciò che adesso avviene tramite internet sarebbe tracciabile. Noi adesso in Toscana abbiamo decine di milioni di visitatori, ma questa in parte è una stima, perché il nero non esiste solo su Airbnb, esisteva anche prima, non è un’invenzione di internet”.

In concreto, come ha spiegato ulteriormente Rossi: “cambierà che se si superano i 90 giorni di affitto del proprio appartamento in un anno, si dovrà regolarmente aprire una partita Iva, perché non è più sharing economy o mera integrazione del reddito, ma una vera e propria attività economica, che produce reddito e quindi è bene che, attraverso l’apertura della partita Iva, sia sottoposta a tutte le regole di un’attività economica”.

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