"Da marzo ad ottobre abbiamo registrato un calo del turismo del 18%". È quanto ha affermato Mario Pellegrini, vicesindaco dell'Isola del Giglio mentre attendeva lo sbarco dei naufraghi e dei parenti delle vittime della tragedia della Costa Concordia. "Le ripercussioni maggiori sono state per gli esercizi a Giglio Castello e a Campese mentre al Porto con il turismo 'mordi e fuggi', richiamato più che altro dal relitto, le cose sono andate meglio – ha detto – Stiamo cercando un contatto con Costa Crociere affinché, grazie ad una loro operazione di promozione, il territorio del Giglio riesca a ripartire. Ma siamo preoccupati".
Rassicurazioni in merito sono però arrivate da Corrado Clini, ministro dell'Ambiente: "Stiamo lavorando per assicurare un futuro di turismo sostenibile in quest'isola. Il nostro progetto – ha aggiunto Clini – insieme con la Regione Toscana, il Parco dell'Arcipelago Toscano e con la comunità del Giglio vorrei chiuderlo prima di concludere la mia attività di ministro. Per la vicenda della Costa Concordia – ha spiegato – al Giglio è stata attivata una grande attività di monitoraggi che ha prodotto una grande quantità di dati utili e soprattutto siamo riusciti ad evitare danni ambientali. Vogliamo far sì che da questa grande tragedia possano nascere delle occasioni in positivo per l'ambiente – ha concluso – e vogliamo realizzare un programma che ci consenta di fare del Giglio un modello di turismo sostenibile".
L'idea è quella di mettere in piedi, insieme con la Regione Toscana, il Parco dell'Arcipelago Toscano e la comunità del Giglio dei programmi che consentano l'accesso all'isola tutto l'anno, creando una sorta di laboratorio di formazione per imparare come si fa a riconoscere le risorse naturali e fare studi sulle specie in quest'area particolare.