Nonostante la chiusura forzata a causa del coronavirus i titolari di un albergo a Folgarida, in Trentino, si sono visti costretti a licenziare il personale, ma hanno aperto le porte della struttura ai propri dipendenti. Anziché mettere a rischio la loro salute, facendogli intraprendere dei viaggi in traghetto o in aereo, hanno deciso di tenerli tutti in salvo offrendo loro vitto e alloggio in attesa che la situazione migliori. I 10 ex dipendenti dell’hotel ‘Dal Bracconiere’, dunque, non sono finiti per strada come invece è accaduto un po’ dappertutto, da Berlino a Londra.
“Per me è stato naturale – spiega all’ANSA la titolare Emilia Giorgi – ho sempre considerato i dipendenti parte della mia famiglia. E allora, di fronte a questa emergenza, ho ritenuto giusto, perché per me è normale, far sì che rimanessero qui. Troppe incognite per il ritorno a casa. Meglio aspettare. E qui ci sentiamo al sicuro. Siamo l’ultimo albergo della valle, isolati. E insieme affrontiamo, alla giornata, questo periodo. Giorno dopo giorno, aspettando momenti migliori. I ragazzi sono affiatati, è un bel gruppo: andiamo avanti così”.