Alto Adige, polemica su mercatini Natale tra sindacato Asgb e Unione commercio

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É polemica in Alto Adige in merito ai mercatini di Natale alla luce dell’emergenza coronavirus. Il sindacato sudtirolese di lingua tedesca Asgb aveva definito ‘gravemente negligente’ la conferma dei mercatini. Parole respinte dall’Unione commercio turismo servizi Alto Adige definendole ” un grave danno dell’attrattività e della vitalità dei paesi e città dell’Alto Adige”.
“Proprio a causa della particolare fase che stiamo vivendo, abbiamo l’occasione unica di rielaborare questo marchio specifico dell’Alto Adige, ideando nuovi progetti e contenuti. Una semplice cancellazione o un rifiuto senza una nuova riflessione o un cambio di direzione, è un punto di vista poco lungimirante che non aiuta nessuno”, afferma il presidente dell’Unione Philipp Moser.
Seguendo questa linea i mercatini di Natale potrebbero diventare un’attrazione più rivolta alla popolazione locale. “Il tempo per introdurre nuovi contenuti è sicuramente limitato, ma già le previste prescrizioni in materia di sicurezza e contingentamento consentono di eliminare il pericolo di assembramento”, prosegue Moser. L’Unione evidenzia che, in tutta Europa, in Italia, ma anche in Alto Adige, paesi e città perdono frequenze, con effetti negativi su tutte le aziende – e relativi collaboratori – presenti nei centri abitati, sia nel settore commerciale che nella gastronomia, nei servizi e nell’artigianato per colpa del commercio online e dello smartworking.

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