Dallo studio sulla spesa turistica delle Regioni, presentato recentemente dalla Confturismo nazionale è emerso che, nonostante la spesa della Provincia Autonoma di Trento a favore del comparto turistico sia in calo, specie per quanto attiene alla promozione, ciò che risulta vincente nella regione è la qualità degli investimenti. Ciò vuol dire che i fondi pubblici disponibili vengono destinati alle esigenze primarie (come la sanità) e solo con la parte rimanente vengono finanziate le azioni di incentivazione diretta dello sviluppo. Dando un’occhiata alle cifre stanziate per il turismo, si scopre che il governo provinciale destina complessivamente al comparto circa 90 milioni di euro all’anno: 45 sono riservati agli investimenti e di questi la metà sono impegnati da scelte compiute in passato; gli altri 45 milioni sono destinati alla promozione, con una quota del 50% investita a favore dei singoli ambiti geografici. Se si considera la spesa in relazione al movimento turistico, si nota che la Provincia Autonoma di Trento si colloca alle spalle di Sicilia, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia e davanti, nel confronto con le altre autonomie speciali, alla sola Provincia di Bolzano.