Maltempo e meteo danneggiano turismo in Trentino

Le condizioni meteo del mese di luglio non hanno favorito il turismo in Trentino. Infatti, i flussi degli ospiti hanno subìto un forte calo e molti sono quelli che hanno disdetto la prenotazione o hanno preferito anticipare il rientro a casa. A patire meno Trento, che si avvantaggia delle giornate nuvolose attirando i turisti delle stazioni montane, e il lago di Garda, che può contare su un’elevata percentuale di ospiti stranieri, meno inclini rispetto agli italiani a cancellare la prenotazione se il sole manca.
“Non sarà un luglio da ricordare – commenta Marco Masé, dell’Apt di Campiglio – l’affluenza non è stata entusiasmante e il meteo ha reso più visibile il contesto economico generale, che pesa sulla capacità di spesa del turista italiano, tuttora la stragrande maggioranza della nostra clientela estiva con percentuali superiori al 90%. Anche quando i turisti arrivano – nota Masé – cercano di condurre vacanze poco costose, rinunciando a molte spese”. Il brutto tempo ha colpito soprattutto le vacanze a corto raggio. “Ormai tutti gli italiani consultano il meteo prima di partire, e se le previsioni non sono buone rinunciano. Inoltre – aggiunge Masé – se le temperature non sono calde nemmeno nel fondovalle e nelle città viene meno quella motivazione di cercare il fresco della montagna”.
Il turismo del fine settimana, con i numerosi weekend di maltempo, ha subìto una riduzione anche nel Primiero. “Quasi tutti i weekend estivi sono saltati – racconta Paola Toffol della locale Apt – che tradotto in cifre significa centinaia, e anche migliaia, di presenze in meno. Le prenotazioni individuali sono calate di parecchio, e molti sono i clienti che hanno anticipato la partenza per la previsione di pioggia. Hanno tenuto abbastanza bene le prenotazioni con largo anticipo, ad esempio quelle delle adv e dei TO, soprattutto degli stranieri. In giugno avevamo registrato un calo modesto, attorno al 2%. A luglio saremo su percentuali di sicuro più elevate”. Anche in val di Fassa il maltempo ha pesato molto. “La nostra sensazione – spiega Andrea Weiss, dell’Apt della val di Fassa – è che la diminuzione delle presenze sia stata rilevante, e gli effetti delle piogge si sommano alla difficoltà della capacità di spesa degli italiani, che cercano di ridurre i costi e cercano la garanzia di poter godere appieno delle vacanze consultando il meteo prima di partire. Scontiamo la mancata internazionalizzazione della clientela. Negli ultimi vent’anni di Apt non ricordo un’estate così piovosa, e la nostra offerta, legata alla fruibilità del territorio e del paesaggio attraverso la rete dei sentieri, è stata di sicuro penalizzata. Il mese di luglio, in particolare, si costruisce sulle prenotazioni dell’ultimo momento e anche l’attrattiva degli eventi ne ha risentito: basti pensare che dei tre appuntamenti del mese con i Suoni delle Dolomiti, 2 sono stati recuperati in teatro. Speriamo in un agosto migliore, ma è difficile recuperare ciò che si è perso”.
Tiene, invece, il Garda. “Tutto sommato, siamo stati fortunati – dice Roberta Maraschin dell’Apt gardesana – la flessione c’è stata ma inferiore rispetto ad altre zone. Certo, a volte le previsioni meteo apocalittiche ci danneggiano e stiamo ragionando assieme ad altre regioni se non si possa calibrare meglio la comunicazione dei bollettini, senza mentire ma dando conto anche delle possibilità di miglioramento del tempo nel corso dei giorni”. Regge anche Trento. “Su luglio ci hanno aiutato i grandi eventi legati alla bicicletta, come la Transalp e la Leggendaria Charly Gaul, che si svolgono anche in caso di maltempo – spiega Elda Verones dell’Apt – e la città risente in maniera positiva delle piogge, attirando molti turisti delle valli che scendono nel capoluogo per visitare i musei. Giovedì scorso il nostro front office è stato preso d’assalto. Soffre di più la zona del Bondone, e per questo ci auguriamo un agosto soleggiato”.

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